Giorgio CansacchiGiorgio Prospero Cansacchi di Amelia (Pinerolo, 24 giugno 1905 – Torino, 19 ottobre 1987) è stato un giurista italiano, professore ordinario di Diritto internazionale all'Università degli Studi di Torino. BiografiaGiorgio Cansacchi[1] nasce a Pinerolo da una famiglia di antica nobiltà umbra (conte, nobile di Amelia, barone di Sant'Angelo di Castelnuovo, Libro d'oro della Nobiltà Italiana, vol. XXXI, 2015-19, p. 296). Consegue la laurea in Giurisprudenza nel 1927 e quella in Scienze Politiche e Amministrative nel 1929, presso l'Università degli Studi di Torino. Nel 1929 pubblica la sua prima monografia, Il Papa e la Società delle Nazioni, realizzato partendo dalla tesi di laurea. Avvocato, esercita dapprima la professione forense, e nel 1931 viene ammesso al patrocinio davanti alla Corte d'Appello di Torino e nel 1934 a quello presso la Cassazione. La sua vera vocazione, tuttavia, è quella accademica. Nel 1937 frequenta il corso all'Accademia di diritto internazionale dell'Aja[2][3], diviene libero docente in Diritto internazionale e inizia il tradizionale percorso che conduce alla cattedra universitaria. Nel 1938-39 è professore incaricato all'Università di Camerino, e già l'anno successivo partecipa con successo al concorso per il posto di professore straordinario indetto dall'Università di Catania. Nell'anno accademico 1940-41 è straordinario all'Università di Macerata, e dal 1942 diventa professore ordinario nell'Università di Modena. Nel 1945 è chiamato a Torino, come professore ordinario di Istituzioni di diritto pubblico nella Facoltà di Economia e Commercio. E' Preside[4] della Facoltà di Economia e Commercio dal 1948 al 1962. Influente membro del Senato Accademico, dal 1950 al 1972 è Pro-Rettore[5][6]. Nell'anno accademico 1971-72 dirige l'Ateneo con funzioni di Rettore. Intanto, nel 1962 è chiamato dalla Facoltà di Giurisprudenza come professore ordinario di Diritto internazionale. Già dal 1951 al 1957 aveva retto la cattedra che era stata di Giuseppe Ottolenghi, in qualità di supplente di Alessandro Passerin d'Entrèves, docente all'Università di Oxford, e dal 1957 al 1962 era stato professore incaricato. Accanto all'insegnamento costante della sua materia, il Diritto internazionale, dal 1956 al 1969 tiene anche per incarico il corso di Storia dei trattati e politica internazionale. Dal 1952 al 1975 è docente di Diritto pubblico e diritto internazionale bellico alla Scuola d'Applicazione d'Arma dell'Esercito. Fuori ruolo dal 1975, tiene ancora un corso libero parificato di Diritto internazionale, fino al collocamento a riposo nel 1980. Con decreto del presidente della Repubblica del 28 settembre 1981 viene, quindi, nominato professore emerito. Per due volte è chiamato a tenere un corso all'Accademia di diritto internazionale dell'Aja (nel 1953 e nel 1970). Nel 1967 diviene membro associato e nel 1979 membro dell'Institut de droit international[7][8]. Fa anche parte dell'Istituto italiano di diritto internazionale, dell'Istituto italiano di studi legislativi, della sezione italiana dell'International Law Association, ed è socio corrispondente dell'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere (dal 1969). È socio corrispondente (1956) e poi socio (1974), nella classe di Scienze morali storiche e filologiche, dell'Accademia delle Scienze di Torino[9][10], fondata da Re Vittorio Amedeo III nel 1783 come Accademia Reale. Muore a Torino il 19 ottobre 1987. Nel 1947 è tra i fondatori della Sezione Piemonte della Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale (SIOI), della quale è dapprima Segretario (dal 1958) e Vice-Presidente (dal 1972) e poi Presidente (dal 1980). Per diversi anni è stato membro della Giunta provinciale amministrativa, e fa parte di numerose Commissioni italiane. Inoltre, è stato presidente della Consulta giuridica del Sovrano Militare Ordine di Malta. È stato membro della Commissione Araldico-Genealogica per il Piemonte del Corpo della Nobiltà Italiana, dal 1959 al 1973. È stato membro del Consiglio d'Amministrazione della Società Reale Mutua di Assicurazioni e di altre importanti Società e Istituzioni. Opere
OnorificenzeCommendatore dell'Ordine della Corona d'Italia (1940); Ufficiale dell'Ordine Coloniale della Stella d'Italia (1940); Commendatore dell'Ordine al Merito Civile di Spagna (1954); Medaglia d'oro ai Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte (1959) Gran Croce al Merito Melitense con placca e fascia (1961); Commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (1971); Gran Croce di Onore e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta (1983); Note
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