Delitto civile , 1906
Giovanni Brunetti (Firenze , 20 agosto 1867 – Firenze , 19 giugno 1935 ) è stato un giurista italiano .[ 1]
Biografia
Nacque nel 1867 a Firenze da Eugenio e Giulia Mazzoni.[ 1]
Si laureò in giurisprudenza nel 1889, dedicandosi inizialmente allo studio del diritto romano , che insegnò inizialmente presso il Regio istituto di scienze sociali di Firenze , poi dal 1894 come libero docente , fino al 1911.[ 1] Come allievo di Carlo Francesco Gabba si spostò gradualmente verso gli studi di diritto civile , di cui fu docente dal 1903 all'istituto di scienze sociali.[ 1]
Dal 1893 pubblicò varie opere, la più importante delle quali è Delitto civile (1906); a causa dell'approccio innovativo le sue teorie non furono inizialmente bene accolte.[ 1]
Ebbe cattedre di diritto civile presso le università di Messina (1920), di Modena (1921) e di Firenze (dal 1924), dove fu preside della facoltà di legge.[ 2]
Fece parte della Commissione reale per la riforma dei codici.[ 3]
A livello politico, ricoprì le cariche di consigliere comunale e di consigliere provinciale a Firenze; aderì al fascismo [ 4] e fu nominato podestà di Pieve a Nievole .[ 1]
Morì nel 1935 a Firenze.[ 1]
Opere
Il "dies incertus" nelle disposizioni testamentarie , Firenze, 1893.
Il diritto e le scienze sociali , Firenze, 1896.
Delitto civile , Firenze, Seeber, 1906.
Norme e regole finali nel diritto , Torino, UTET, 1913.
Per la scienza del diritto , in Rivista di diritto commerciale , XI (1913), pp. 795-801.
Scritti giuridici vari , 4 volumi, Torino, 1915-1925.
La libertà nel diritto privato , 1926.
Diritto, pace e fascismo , in Archivio giuridico , CIII (1930), pp. 150-164.
Modalità sospensiva e trasmettibilità del diritto nelle successioni testamentarie , Firenze, 1934.
Note
Bibliografia
Mario Caravale , BRUNETTI, Giovanni , in Dizionario biografico degli italiani , vol. 14, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1972.
BRUNETTI, Giovanni , in Enciclopedia Italiana , I Appendice, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1938.
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