Giovanni Magherini GrazianiIl conte Giovanni Magherini Graziani (Figline Valdarno, 25 novembre 1852 – Città di Castello, 23 gennaio 1924) è stato uno storico dell'arte, filologo e scrittore italiano[1]. BiografiaUomo di profonda cultura e particolarmente incline alle ricerche storiche, ricercatore e conoscitore delle memorie di Città di Castello, pur essendo nato a Figline Valdarno, Giovanni Magherini considerava Città di Castello la sua seconda patria. Lì sposò la contessa Maddalena Libri Graziani, delle famiglie dei Conti Libri di Firenze e dei Conti Graziani di Città di Castello, ricevendone così il titolo e il secondo cognome. Si occupò soprattutto di storia dell'arte e della storia locale di Città di Castello. Pubblicò infatti una monografia su Masaccio ed una su Raffaello, nonché una Storia artistica di Città di Castello. Studiò anche le tradizioni popolari locali, pubblicando tra il 1890 e il 1900 una Storia di Città di Castello in tre volumi e nel 1810 In Valdarno (racconti toscani), una raccolta di leggende popolari. Rese accessibile agli studiosi l'ampio archivio dei Graziani[2]. Amatore del teatro, nel 1894 fece eseguire la sua commedia Chi stuzzica il can che giace. Si distinse anche come promotore della Filarmonica e della Società Operai di Mutuo Soccorso di Città di Castello. CuriositàGiovanni Magherini Graziani si dilettava anche nella scrittura di testi popolari, racconti dell'orrore e fantastici[3]. È l'unico italiano nel '900 ad essere stato pubblicato da Weird Tales, il quale pubblicò nel volume 24 dell'ottobre 1934 (dieci anni dopo la sua morte) un suo racconto breve dal titolo "Fioraccio"[4]. Pubblicazioni
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