«L’ingegner Giulio Alfieri sosteneva che “non bisogna mitizzare le persone”. In realtà quanto fece, le condizioni ed i mezzi con cui le fece, la disinvoltura ed i ritmi nel realizzarle hanno del mitico o, volendole ridurre alla più modesta aggettivazione, dell’eccezionale » (dalle memorie di Carlo Menon)
Lasciò la Maserati nel 1975; nello stesso anno lavorò per la Lamborghini, con Ubaldo Sgarzi, su motori V8 e V12 (1975-1987) e sulla progettazione di una nuova autovettura in materiali compositi. La storia dei materiali compositi in Lamborghini inizia nel settembre del 1982 quando l’ingegnere Giulio Alfieri, General Manager della Nuova Automobili Lamborghini, approfittando di un finanziamento europeo decise di avviare la progettazione e costruzione di una vettura sperimentale in materiali compositi. Per l’occasione decise di assumere l’Ing. Rosario Vizzini, ingegnere aeronautico dell’Alenia che aveva lavorato come consulente presso la Boeing di Seattle WA per la costruzione della deriva degli aerei B-767 in fibra di carbonio. La Countach Evoluzione (che però non venne mai ufficialmente presentata) in Carbon Fiber Reinforced Plastic (CFRP) presentava una diminuzione di peso di circa 500 kg rispetto ai modelli Countach di riferimento e sull’anello di velocità di Nardò superò i 330 km/h.