Il Goldstone Deep Space Communications Complex (GDSCC) — indicato comunemente come Goldstone Observatory — è un complesso per le comunicazioni con lo spazio profondo sito nel deserto del Mojave in California. È gestito dalla ITT Corporation per il Jet Propulsion Laboratory (JPL). È utilizzato prevalentemente per tracciare e comunicare con le sonde spaziali.
L'osservatorio è uno dei tre centri che compongono il Deep Space Network, della NASA, ed è costituito principalmente da tre radiotelescopi con parabole del diametro di 34 metri ed uno di 70.
La Pioneer Deep Space Station, facente parte dell'Osservatorio, è stata inserita nella lista dei National Historic Landmark dal governo statunitense nel 1985.[1]
La sua costruzione venne condotta dal Jet Propulsion Laboratory, in un sito dalla superficie concava e lontano dalla civiltà, affinché non fosse soggetta ad interferenze elettriche, radio o televisive, con il supporto dell'esercito degli Stati Uniti. La struttura confluì nei centri NASA dopo l'istituzione della stessa.[3]
Oggi la struttura, ormai obsoleta, non è più attiva.[3]
«Goldstone has the bird»
Un errore comune è quello di attribuire al Goldstone Observatory la conferma della corretta immissione in orbita dell'Explorer 1, il primo satellite statunitense. Tuttavia Goldstone non era ancora stato attivato al momento del lancio.
L'errore nasce da una errata interpretazione delle parole «Gold has it!»[5] (Gold ce l'ha) - spesso rese come «Goldstone has the bird» (Goldstone ha l'uccello). "Gold" era il nome in codice di una stazione di rilevamento temporanea presso la Earthquake Valley nel deserto di Anza-Borrego, nella contea di San Diego[5] e non un'abbreviazione per Goldstone.
Note
^ab(EN) Pioneer Deep Space Station, su tps.cr.nps.gov, National Historic Landmark. URL consultato il 25 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2007).
NASA's Deep Space Network, su deepspace.jpl.nasa.gov. URL consultato il 24 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2012).
Immagini del Deep Space Network Goldstone, su deepspace.jpl.nasa.gov, JPL, NASA. URL consultato il 24 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2007).