Guglielmo fu nominato cavaliere nel 1159, solo due anni prima della morte del padre. Alla morte del padre nel 1161 tutti i figli erano ancora molto giovani ed è menzionato che il fratello minore, Guy, fosse ancora minorenne[1]. Guglielmo IV, conte di Nevers, risiedeva nei castelli di Nevers e di Clamecy. La città più vicina ad est di Clamecy è Vézelay, che nel primo periodo medievale fu il punto di smistamento per l'avvio di diverse crociate verso la Terra santa.
Secondo la Catholic Éncyclopedia, l'Abbazia di Vézelay è stata spesso in conflitto con i Conti di Nevers. Guglielmo IV aveva indotto il suo prevosto Léthard a costringere i monaci a combattere e quindi ad abbandonare l'abbazia. Nel 1166, Luigi VII di Francia organizzò una riconciliazione tra Guglielmo IV e Guglielmo di Mello, abate di Vézelay. Il 6 gennaio 1167 Luigi VII partecipò alla celebrazione della riconciliazione. In espiazione per i suoi supposti crimini contro la Chiesa, Guglielmo partì per gli stati crociati.[5] Egli morì poco dopo e fu sepolto a Betlemme[6].
Prima della sua morte nel 1168, promise al vescovo di Betlemme che se Betlemme fosse mai caduta in mani musulmane, egli sarebbe stato il benvenuto presso di lui o i suoi successori a Clamecy. Dopo la cattura di Betlemme da parte del Saladino nel 1187, le disposizioni del conte ormai defunto furono rispettate e il vescovo di Betlemme prese residenza nell'ospedale di Panthenor a Clamecy, che rimase la sede in partibus infidelium della Diocesi di Betlemme per quasi 600 anni, fino alla Rivoluzione francese nel 1789.[7]
^de Sivry, L: "Dictionnaire de Geographie Ecclesiastique", page 375., 1852 ed, from ecclesiastical record of letters between the Bishops of Bethlehem 'in partibus' to the bishops of Auxerre.
Bibliografia
Hugonis Pictavini Libro de Libertate Monasterii Vizeliacensis.