Gysbrecht Thys noto anche come Gysbrechts Thys, Gijsbrecht Thijs, Gysbrecht Thyssen, Gijsbrecht Tijs, Gijsken Tys[1] (Anversa, 1617[2] – dopo il 1661) è stato un pittorefiammingo attivo ad Anversa noto per le sue opere religiose e mitologiche e per i suoi nudi, ma dipinse anche paesaggi[3].
Un solo dipinto gli è oggi attribuito.[4]
Molto poco si sa sulla sua vita. Nacque ad Anversa e si crede fosse un cugino del più famoso artista di pittura storica e ritrattista Pieter Thys.[4] Venne registrato come apprendista alla locale Corporazione di San Luca negli anni 1629-1630 e ne divenne poi maestro nel 1636-1637.[5] Sposò Catharina Lodewijcx il 20 gennaio 1650.[1]
La data della sua morte non è nota con certezza. Fu descritto da Cornelis de Bie come ancora vivo quando il suo libro di biografie d'artista Het Gulden Cabinet venne pubblicato nel 1662.[3] Lo storico dell'arte del XIX secolo, Georg Kasper Nagler, sostenne che morì nel 1684, citando Jean-Baptiste Descamps' La Vie des Peintres Flamands, Allemands et Hollandois (metà del XVIII secolo), anche se non menzionò la data esatta.[1]
Opere
Thys fu descritto dal suo contemporaneo fiammingo Cornelis de Bie come un pittore particolarmente abile nei nudi e nelle opere religiose e mitologiche. De Bie lo accreditò anche come un buon paesaggista.[3] I biografi olandesi Arnold Houbraken e Jacob Campo Weyerman affermarono che era un ritrattista, ma questo poteva essere un travisamento di quanto riportato in Het Gulden Cabinet di de Bie o uno scambio di persona con suo cugino Pieter Thys.[6][7]
Un'opera venduta come Baccanale ma ora identificata come una rappresentazione dell'Età dell'oro è firmata e datata '… THYS F. 1653' (su Artcurial 26 marzo 2014, lotto 121).[8] Sembra essere l'unico dipinto dell'artista ad eccezione di uno - la cui posizione è sconosciuta - o del quale il Museo del Louvre ha una foto in archivio. Questo dipinto perduto mostra molte similitudini nello stile e nelle figure con la composizione raffigurante l'età dell'oro.[4]