Nata in una famiglia di origini e di lingua tedesca, si dedicò all'arte del canto sin da piccola, facendo il suo debutto professionale nel 1923 con la St. Louis Symphony Orchestra. Nel 1926 si esibì al Lewisohn Stadium di New York nella Liebestod del Tristano e Isotta di Wagner; in quella occasione l'impresario teatrale Giulio Gatti Casazza le offrì la possibilità di esordire al Metropolitan Opera, ma la giovane cantante rifiutò l'offerta motivandola con la necessità di perfezionarsi nel canto tramite un ulteriore periodo di studio.
Nel 1935, mentre si esibiva a St. Louis, sua città natale, venne notata dall'impresario e compositore Walter Damrosch, il quale aveva appena finito di scrivere l'opera in due atti The Man Without a Country, che rielaborò appositamente per adattare il ruolo della protagonista femminile, Mary Rutledge, alle caratteristiche della Traubel, debuttando al Metropolitan il 12 maggio 1937.
Il sogno della Traubel era quello di cantare come interprete wagneriana, ma la presenza di altri grandi soprani come Kirsten Flagstad e Marjorie Lawrence ostacolarono a lungo la sua carriera.