Hubert-François GravelotHubert-François Gravelot, pseudonimo di Hubert-François Bourguignon (Parigi, 26 marzo 1699 – Parigi, 20 aprile 1773), è stato un pittore, disegnatore e incisore francese. BiografiaNon fu uno studente brillante e non trasse grande profitto nemmeno da un soggiorno romano finanziato dal padre. Dopo un viaggio a Santo Domingo incominciò ad approfondire le arti ed il suo percorso di formazione artistica fu nobilitato dalle lezioni dei maestri Jean Restout e François Boucher, dai quali apprese il gusto del tratto deciso e fermo, oltre ad una certa eleganza della composizione.[1] Si trasferì, a partire dal 1732, per oltre un decennio in Inghilterra, a Londra, dove si attivò assieme all'incisore Claude Du Bosc, ottenendo un buon successo come illustratore di libri e come caricaturista, distinguendosi per il suo contributo a diffondere lo stile Rococò oltremanica,[2][3] ma anche per la sua adesione ai movimenti artistici inglesi più d'avanguardia e ribelli.[4] La sua prima opera fu l'illustrazione della traduzione inglese di Cérémonies et coutumes religieuses de tous les peuples du monde, di Jean-Frédéric Bernard, la cui edizione originale è illustrata soprattutto da Bernard Picart. A Londra Gravelot risultò uno degli artisti più rappresentativi della Accademia di San Martin Lane organizzata da William Hogarth, che rappresentò una antesignana della Royal Academy e venne fondata in un periodo storico nel quale non esistevano né pubbliche esibizioni artistiche nella capitale inglese, e nemmeno salon a Parigi e quindi mancavano luoghi dove poter esibire le opere.[5] Durante la sua permanenza londinese insegnò per vari anni all'Accademia ed ebbe come allievo, tra gli altri, Thomas Gainsborough.[4] Ma dopo la Battaglia di Fontenoy, in Inghilterra si diffuse un'ondata di risentimento contro la Francia, e quindi nel 1745 Gravelot rientrò in patria, accompagnato da alcuni suoi studenti. In Francia si occupò soprattutto dell'illustrazione incisa, divenendo popolarissimo.[1] Nel 1757 realizzò il suo lavoro più significativo, l'illustrazione del Decameron, caratterizzata da originalità, garbo, e da molteplici agganci al mondo aristocratico.[1] Molto apprezzate e pregiate risultarono anche le sue illustrazioni delle opere di Shakespeare,[3] di Ovidio, di Torquato Tasso, come pure le sue opere pittoriche, limitate però al genere della ritrattistica e alle scene descriventi fatti di vita quotidiana.[1] Si dilettò a scrivere anche un trattato di prospettiva.[3] Il disegnatore e incisore francese Pierre-Philippe Choffard, ispirandosi ai suoi disegni, realizzò pregevoli incisioni. Note
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