Isola Kolosovych
L'isola Kolosovych (in russo остров Колосовых, ostrov Kolosovych) è un'isola russa che fa parte dell'arcipelago degli isolotti di Minin ed è bagnata dal mare di Kara. Amministrativamente fa parte del distretto di Tajmyr del Territorio di Krasnojarsk, nel Circondario federale della Siberia. GeografiaL'isola, che è la maggiore del gruppo, è situata lungo la costa occidentale della grande penisola del Tajmyr, tra due penisole minori: quella di Michajlov (полуостров Михайлова), a nord-est, e quella di Minin (полуостров Минина), a sud. L'isola, che si compone di due parti collegate da un istmo, ha una forma irregolare con baie, insenature e promontori. Il restringimento centrale dà luogo a due baie: la baia Medevež'ja (бухта Медевежья), rivolta a nord-ovest, e la baia Trech Ostrovov (бухта Трех Островов), rivolta a sud-est. Nella parte nord-orientale dell'isola, larga circa 18 km[1] c'è un lago, vicino all'istmo, ed altri due laghetti al centro; questa è la parte più alta, con un'altezza che arriva ai 100 m s.l.m. C'è un lago anche nella parte sud-ovest, larga circa 22 km[1], e che ha invece un'altezza massima di 54 m[2]. Tutta l'isola ha una lunghezza di circa 25 km[1]. Il punto più settentrionale dell'isola è capo Ochotničij (мыс Охотничий), quello più meridionale è capo Sbornyj (мыс Сборный); il più orientale è capo Polden' (мыс Полдень) e il più occidentale capo Kolosovych (мыс Колосовых). L'isola Kolosovych è separata dalla penisola di Tajmyr da uno stretto canale, il Leningradcev (пролив Ленинградцев), di meno di 2 km d'ampiezza, che per 8 mesi l'anno è coperto dal ghiaccio. Il mare che circonda l'isola è coperto di ghiaccio d'inverno ed è ostruito da ghiacci anche durante l'estate; il clima è rigido con inverni lunghi. L'isola fa parte della più grande riserva naturale della Federazione Russa, la Riserva naturale del Grande Artico.[3] Isole adiacentiL'isola Kolosovych è attorniata da varie isole, sono qui elencate in senso antiorario a partire da nord:
StoriaNel 1937, una spedizione organizzata per fare rilevamenti sulla rotta marittima del nord dall'Istituto di Ricerca Artico e Antartico[4] dell'URSS (Арктический и антарктический научно-исследовательский институт - ААНИИ), rinvenne sull'isola di Popov-Čukin (nella baia Medevež'ja) i resti della sfortunata spedizione di Vladimir Rusanov sul Gerkules (1912-13). Note
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