Le isole si trovano all'incirca tra le latitudini 23° e 24° S, divise dal continente e da Curtis Island dal Curtis Channel. Le isole maggiori sono Heron, One Tree, Wreck e North West.[1] Appartiene alle Capricorn e Bunker anche Lady Elliot Island che è la più meridionale ed è discosta dalle altre.
Capricorn Group
Origine del nome: probabilmente nominate dal capitano Francis Price Blackwood[4], sulla HMS Fly, nel 1843, a causa della posizione del gruppo a cavallo del Tropico del Capricorno[5].
Le isole e la barriera corallina circostante forniscono preziosi siti di nidificazione e alimentazione per le tartarughe marine. Quattro specie si trovano in questa zona: la tartaruga verde e la tartaruga comune, che si vedono abitualmente, mentre la tartaruga a dorso piatto e la tartaruga embricata si vedono solo raramente.[2]
Il gruppo Capricorn e Bunker contiene il 73-75% di tutta la biomassa di uccelli marini della Grande barriera corallina. Soprattutto tra ottobre e aprile, migliaia di uccelli arrivano sulle isole per nidificare.[2]
Tra il 21 e il 25 maggio del 1770, James Cook durante il suo primo viaggio aveva navigato tra la costa del Queensland e il gruppo di isole[19], in seguito Matthew Flinders le aveva solamente avvistate[20]. Nel 1803 il capitano Eber Bunker della nave baleniera Albion fu il primo europeo a scoprire la regione e diede il suo nome al gruppo meridionale. I banchi e le barriere coralline meridionali furono mappati tra il 1819 e il 1821 dal tenente Phillip Parker King della Royal Navy, inizialmente sulla HMS Mermaid e poi sulla HMS Bathurst. La mappatura completa delle isole e delle barriere coralline fu completata nel 1843 sotto il comando del capitano Francis Price Blackwood sulla HMS Fly.
^abcd(EN) About Capricornia Cays, su npsr.qld.gov.au. URL consultato il 17 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2018).
^Mappa: Capricornia Cays National Park map (PDF), su npsr.qld.gov.au. URL consultato il 17 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2018).