Ivor Seward Richard, Barone Richard di Ammanford (Carmarthenshire, 30 maggio 1932 – 18 marzo 2018) è stato un politico britannico, esponente del partito laburista.
È stato ambasciatore e commissario europeo.
Il padre di Ivor Richard era un ingegnere con un incarico di alto livello nell'amministrazione di una miniera[1].
Richard frequentò la scuola elementare a Betws, poi frequentò le scuole private St Michael a Llanelli e il Cheltenham College[1]. Si laureò in giurisprudenza presso il Pembroke College dell'università di Ofxord ed è un avvocato dal 1955[2].
Carriera politica
Camera dei comuni
Richard si candidò per il partito laburista alle elezioni generali britanniche del 1959 nel collegio di South Kensington, senza successo[3]. Venne eletto membro del Parlamento alle elezioni generali del 1964 nel collegio di Barons Court[3]. Fece parte della Camera dei comuni fino al 1974[3].
Nel 1966 venne nominato capo di gabinetto del segretario di stato alla difesa Denis Healey e svolse l'incarico per un anno[3]. Dal 1969 al 1970 Richard fu sottosegretario per l'esercito nell'ambito del governo Wilson[3].
Dal 1970 al 1971 fu portavoce dell'opposizione per le comunicazioni, la posta e le telecomunicazioni[3]. Dal 1971 al 1974 fu portavoce dell'opposizione per gli affari esteri[3].
Ambasciatore presso le Nazioni Unite
Richard fu ambasciatore britannico presso le Nazioni Unite dal 1974 al 1979[2].
Commissario europeo
Nel 1981 venne nominato commissario europeo per l'occupazione e gli affari sociali, l'istruzione e la formazione professionale nell'ambito della Commissione Thorn. Rimase in carica fino al gennaio 1985. Promosse un approccio più europeo al problema della disoccupazione e propose di riconoscere in tutta la Comunità il diritto al congedo parentale per i genitori con figli minori di due anni[2].
Camera dei lord
Nel 1990 Richard venne nominato barone di Ammanford ed entrò a far parte della Camera dei Lords[3]. Dal 1990 al 1992 fu portavoce dell'opposizione per gli affari interni[3]. Nel 1992 divenne leader dell'opposizione nella Camera dei Lords e portavoce dell'opposizione per il tesoro e gli affari economici (fino al 1993), la pubblica amministrazione e gli affari europei[3].
Dopo la vittoria dei laburisti alle elezioni generali del 1997 Richard divenne leader della Camera dei Lords e Lord del Sigillo Privato[3]. Svolse gli incarichi fino al 1998, quando Tony Blair ne decise la rimozione[1].
Nel 2002 il leader dell'assemblea del Galles Rhodri Morgan nominò Richard presidente di una commissione speciale sui futuri poteri dell'assemblea del Galles[1]. La relazione pubblicata nel 2004 raccomandava di concedere all'assemblea pieni poteri legislativi nelle aree di sua competenza, come la sanità e l'istruzione, e proponeva di aumentare il numero dei membri dell'assemblea[4].
Nel 2006 Richard si candidò come speaker della Camera dei Lords, senza successo[3].
Note
Collegamenti esterni