Suo padre, Bonaventura Le Brun, libraio e tipografo nella città di Rouen, fu condannato alla galera per aver pubblicato opere favorevoli all'abbazia di Port-Royal. Allievo, come il padre, di Port-Royale, passò cinque anni nelle carceri della Bastiglia per via delle traversie che si abbatterono sui discepoli dell'abbazia. Accolito, non volle mai prendere gli ordini maggiori[2].
Si dedicò all'editoria, scrivendo come autore di una vita di San Paolino di Nola e traducendo i lavori di Lattanzio e San Prospero.
Il suo lavoro più importante sono i Voyages Liturgiques de Fance, dati alle stampe a Parigi nel 1717 e ristampati nel 1757.
Essi rappresentano un resoconto dettagliato delle osservazioni e delle ricerche svolte dall'autore sugli usi liturgici delle maggiori chiese e monasteri di Francia[3]. Il testo è una fonte essenziale, per conoscere la vita liturgica francese del XVII secolo. De Moléon vi riporta sia quanto ha avuto direttamente modo di osservare nel corso dei suoi viaggi[4], sia quanto ha appreso dalla consultazione dei libri antichi letti[3].
Si tratta di un'opera fondamentale per conoscere i riti romano-gallicani, tra i quali il rito parigino e il rito lionese, oltre ad altri riti di cui si sa meno come il rito di Rouen. La forte vitalità dei capitoli delle maggiori chiese e cattedrali dell'epoca favoriva infatti il fiorire di particolarismi liturgici, che, con la parziale eccezione dei riti degli ordini (domenicano, benedettino ecc.) e del rito lionese, si sarebbero persi negli anni a venire[3].
Morte
La sua morte è così riportata nelle Nouvelles ecclesiastiques (una pubblicazione settimanale dell'epoca, di stampo giansenista) :
«D’Orléans, le 4 avril. (…) II. Le 19 mars, M. Deſmarettes Acolite, élève de Port-Royal, autrefois confident de feu M. Colbert Arch. de Rouen & du Card. de Coiſſin Év. d’Orléans, mourut ici fort regretté des Savans & des gens de bien. Il avoit eu l‘avantage de ſouffrir 5 ans de Baſtille, & il eſt connu pour l’auteur des Breviaires d’Orléans & de Nevers. Comme la menace du refus des Sacremens à la mort lui faisoit redouter la tentation, à laquelle M. Barbot a ſuccombé ; il ſe traîna à l’égliſe le Dim. des Rameaux, & y reçut la Ste Communion la veille de ſa mort.»
(Nouvelles ecclésiastiques, 17 avril 1731, p. 79, lire en ligne (gallica).)
Opere
Jean-Baptiste Le Brun des Marettes, Vie de saint Paulin, Paris, 1686, in-8° & in-4°.
Jean-Baptiste Le Brun des Marettes, Oeuvres de S. Prosper, Paris, 1711, in-fol.
Jean-Baptiste Le Brun des Marettes, Voyages liturgiques de France : ou Recherches faites en diverses villes du royaume : contenant plusieurs particularitez touchant les rits & les usages des Églises, avec des découvertes sur l'antiquité ecclésiastique & payenne, Paris, Florentin Delaulne, 1718, in-8°. Voyages Liturgiques de France ou Recherches.
Jean-Baptiste Le Brun des Marettes, Lettres inédites de Lebrun Desmarettes à Baluze, Paris, Joseph Nouaillac, 1905
Ha curato anche i Bréviares d'Orléans et de Nevers, ed ha scritto insieme a Le Tourneux la Concorde des livres des Rois et des Paralypomènes (1691, in-4°). L'abate Lenglet du Fresnoy pubblicò nel 1748 una sua traduzione postuma delle opere di Lattanzio, 2 vol, in-4°[2].