Dal 1975 al 1981 avvia la sua esperienza in architettura lavorando indipendentemente e collaborando con Oriol Bohigas, MBM studio (Martorell, Bohigas and MacKay). Durante questo periodo vince due concorsi di urbanistica e altrettanti di architettura.
Dal 1981 al 1987 è direttore dei progetti urbani per la città di Barcellona, posizione che lo vede coinvolto nella progettazione e direzione di interventi infrastrutturali, monumenti e progetti urbani promossi dalla città. Dal 1988 al 1994 Acebillo è direttore dell'Istituto per lo sviluppo urbano di Barcellona, incaricato di guidare i progetti e realizzare le principali infrastrutture in occasione dei Giochi della XXV Olimpiade, tenutisi proprio a Barcellona.
Nel 1992 gli viene conferita la medaglia onoraria dalla città di Barcellona per il suo contributo alla trasformazione urbana. La Harvard Graduate School of Design gli conferisce nel 1990 il Prince of Wales Prize for urban design in relazione alla qualità degli spazi urbani progettati e realizzati sotto la sua direzione.
Dal 1994 al 2011 è stato amministratore delegato della Metropolitan Agency Barcelona Regional[1], un organo esperto nello sviluppo di progetti urbani strategici ed infrastrutture per la città. Riceve lo Special European Prize of Urbanism per il 1997/1998. Più tardi nel 1998 Acebillo è nominato commissario alle infrastrutture e progetto urbano della città di Barcellona, che nel 1999 lo elegge chief architect.
Nel corso dello stesso anno è nominato membro onorario della Royal Institute of British Architects (RIBA)[2], organo che nello stesso anno premia Barcellona con la Royal Gold Medal all'architettura[3] per il contributo di Acebillo e di Narcís Serra i Serra, Pasqual Maragall i Mira, Joan Clos, Oriol Bohigas. Sotto la guida di Acebillo, Barcellona ha ricevuto riconoscimenti mondiali per la posizione conquistata sul campo architettonico internazionale. In seguito a questo riconoscimento, Josep Acebillo è oggi frequentemente chiamato alla valutazione di città come Londra, Ostenda, Kazan', per guidarle nella loro futura trasformazione urbana.
Josep Acebillo è da sempre molto attivo nel campo dell'insegnamento, prima per lo ILAUD (International Architecture and Urban Design Laboratory) di Urbino[4][5], quindi come professore invitato in diverse scuole di architettura, tra le quali la School of Architecture dell'Università Yale, la Harvard Graduate School of Design della Università Harvard e presso la scuola di architetturadi Singapore - NUS National University of Singapore. Dal 2001 insegna Cultura del Territorio all'Accademia di Architettura di Mendrisio (Università della Svizzera italiana), della quale è stato direttore di facoltà per due mandati consecutivi, dal 2003 fino al 2007. Nel 2004 fonda presso l'Accademia di Architettura di Mendrisio l'Institute for the Contemporary Urban Project (i.CUP). Nello stesso anno Barcellona lo nomina direttore per le opere architettoniche e le infrastrutture in occasione del Forum Universale delle Culture la cui prima edizione si è tenuta proprio a Barcellona.
Direttore dell'i.CUP (Institute for the Contemporary Urban Project) dell'Accademia di architettura di Mendrisio (Università della Svizzera italiana) dal 2004[9]
1999 "Royal Gold Medal" per l'architettura conferita dal RIBA (Royal Institute of British Architects) alla città di Barcellona ed alle persone che hanno contribuito attivamente alla sua trasformazione (Narcís Serra i Serra, Pasqual Maragall i Mira, Joan Clos, Josep Acebillo e Oriol Bohigas).[10]
1999 Nomina a membro onorario del RIBA (Royal Institute of British Architects).
2000 Primo premio ex aequo al concorso per il rimodellamento della Faliron Bay di Atene, Grecia.
2005 Primo premio "Public space, thematic square and urban development" attribuitogli per il progetto sul lungofiume di Saragozza in occasione dell'Expo 2008.
Peter G. Rowe, Building Barcelona.A second Renaissance, 2006. ISBN 8496540286.
i.CUP - IRE, La Nuova Lugano, Mendrisio, Accademia di architettura USI, 2008.* Josep Acebillo; Ramon Folch, Atles ambiental de l'àrea de Barcelona, Barcelona, Ariel Ciencia, 2000. ISBN 9788434480254