L'isola su cui si trova il villaggio è minacciata dall'innalzamento del livello del mare e dall'erosione delle coste. Dal 2013 si prevede che l'isola verrà inondata entro il 2025.[2]
Di recente Kivalina è diventata il simbolo dei danni causati dal cambiamento climatico e dal riscaldamento globale.[6][8] I suoi abitanti, circa 400, distribuiti nelle 85 case presenti sull'isola, sono di etnia Iñupiat.[4][5][6]
Originariamente nomadi, utilizzavano l'isola come avamposto per la caccia alle balene, finché nel 1905 il governo federale americano costruì una scuola e costrinse i nativi Iñupiat a mandarci i figli. Nel 1957 fu scoperto anche il petrolio.[4]
Altra risorsa dell'isola è una grande miniera di zinco, da dove si estrae anche ferro.[4]
Negli anni, l'aria e l'acqua sono state inquinate da metalli pesanti e si è osservato un aumento dell'anidride carbonica in atmosfera.[4]
Tutto questo ha causato problemi ambientali importanti, tra cui l'assottigliamento dei ghiacciai e l'innalzamento del livello del mare, tanto che la popolazione nel 2008 ha chiesto un risarcimento per i danni causati dall'inquinamento e dalle emissioni a effetto serra.[4] Si tratta della prima causa per il riscaldamento globale intentata in America.[7]
L'ex-presidente degli Stati Uniti Barack Obama nel 2015 ha compiuto un viaggio a Kivalina, manifestando preoccupazione per gli abitanti.[4] Spostare un villaggio e i suoi abitanti, però, è molto costoso e le autorità governative non si accordano sugli interventi necessari per risolvere il problema.[4][5][6]
Secondo gli esperti della National Oceanic and Atmospheric Administration, i cambiamenti climatici nell'Artico sono così rapidi da causare un riscaldamento a velocità doppia di qualunque altro punto della Terra, causando lo scioglimento del ghiaccio.[6]
Il villaggio di Kivalina rischia di essere sommerso dalle onde che s'infrangono sulle sue coste a causa della perdita dello spesso strato di ghiaccio che proteggeva l'isola.[6][7]
Gli abitanti di Kivalina vivono in emergenza continua.[6]
In assenza di interventi, si prevede che l'isola di Kivalina scomparirà entro il 2025.[6][7]