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Lavochkin La-9

Lavochkin La-9
Descrizione
Tipoaereo da caccia
Equipaggio1
ProgettistaOKB 301 diretto da Semën Alekseevič Lavočkin
Costruttoreaziende di stato URSS
Data primo volo1946
Data entrata in servizioagosto 1946
Utilizzatore principaleUnione Sovietica (bandiera) VVS
Esemplari1 559
Sviluppato dalLavochkin La-7
Altre variantiLavochkin La-11
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza8,62 m
Apertura alare9,80 m
Altezza2,69 m
Superficie alare17,6
Carico alare195 kg/m²
Propulsione
Motoreun radiale Shvetsov ASh-82FN
Potenza1 850 hp (1 380 kW)
Prestazioni
Velocità max690 km/h
Velocità di salita17,7 m/s
Autonomia1 735 km
Tangenza10 800 m
Armamento
Cannoni4 Nudelman-Suranov NS-23 calibro 23 mm
voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Il Lavochkin La-9 (in cirillico Лавочкин Ла-9, nome in codice NATO Fritz[1]) era un caccia monomotore ad ala bassa progettato dall'OKB 301 diretto da Semën Alekseevič Lavočkin e sviluppato in Unione Sovietica nella seconda parte degli anni quaranta.

Derivato dal precedente La-7 non riuscì ad essere sviluppato in tempo per essere impiegato durante la seconda guerra mondiale. Successivamente dal La-9 venne sviluppato una nuova variante, il La-11.

Sviluppo

Il La-9, per quanto simile al La-7, era un progetto completamente nuovo concepito come caccia di scorta. Il nuovo caccia aveva una costruzione interamente metallica, fatta eccezione per il rivestimeno in tela degli alettoni, e un'ala bilongherone a flusso laminare. La parte posteriore della fusoliera era raccordata con il tettuccio del posto di pilotaggio e non abbassata dietro di essa come sul La-7, per cui non consentiva una visuale posteriore completa. Il risparmio di peso, dovuto alla costruzione metallica, consentì una maggiore capacità di carburante e un armamento di quattro cannoni da 20 mm. Il nuovo caccia entrò in produzione nell'agosto 1946 e alla fine della produzione, nel 1948, erano stati costruiti 1.559 velivoli.

Varianti

Come altri progettisti aeronautici dell'epoca, Lavočkin sperimentò l'uso della propulsione a getto per aumentare le prestazioni dei caccia con motore a pistoni. Uno di questi tentativi fu il La-130R con un motore a razzo a combustibile liquido RD-1Kh3 oltre al propulsore a pistoni Shvetsov ASh-82FN. Il progetto fu annullato nel 1946, prima che il prototipo fosse completato. Un approccio più insolito fu rappresentato dal La-9RD, che fu testato nel 1947-48. Si trattava di un La-9 di produzione con cellula rinforzata, armamento ridotto a due cannoni, e un pulsoreattore RD-13 (cioè un Argus As 014 della Luftwaffe) sotto ciascuna semiala. L'aumento di velocità di 70 km/h fu però ottenuto a scapito di violente vibrazioni, per cui il progetto venne abbandonato. Il La-9UTI era, invece, la versione biposto da addestramento.

Utilizzatori

Corea del Nord (bandiera) Corea del Nord
Romania (bandiera) Romania
Romania (bandiera) Romania
Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica

Note

  1. ^ (EN) Andreas Parsch e Aleksey V. Martynov, Designations of Soviet and Russian Military Aircraft and Missiles, in Designation-Systems.net, http://www.designation-systems.net, 2 luglio 2008. URL consultato il 18 novembre 2010.

Bibliografia

  • (EN) Gordon, Yefim. Lavochkin's Piston-Engined Fighters (Red Star Volume 10). Earl Shilton, Leicester, UK: Midland Publishing Ltd., 2003. ISBN 1-85780-151-2.
  • (DE) Kopenhagen, W (ed.), Das große Flugzeug-Typenbuch. Transpress, 1987, ISBN 3-344-00162-0

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