Membro della nobile famiglia friulana dei Colloredo, Leandro nacque nel castello di famiglia nel 1639, da Fabio e Laura Colloredo. Il padre lo condusse nel 1649 in Toscana, dove il fratello Fabrizio era stato governatore di Siena. Durante la peste del 1656 fu richiamato dai genitori in Friuli per trovare riparo dall'epidemia; ma il giovane non volle acconsentire e la contingenza gli ispirò la sua prima opera: La devozione di Nostra Signora vero antidoto per estinguer la peste.
Morì nel tardo pomeriggio dell'11 gennaio 1709 nel suo palazzo romano; il corpo fu trasferito con una solenne marcia di cavalleria dal palazzo alla chiesa di Santa Maria in Vallicella, dove si tenne la commemorazione funebre e dove fu sepolto[1].