LogopediaLa logopedia (dal greco antico logos?, "discorso" e paideia, "educazione") si occupa dello studio, della prevenzione, della valutazione e della cura delle patologie e dei disturbi della voce, del linguaggio, della comunicazione, della deglutizione e dei disturbi cognitivi connessi (relativi, ad esempio, alla memoria e all'apprendimento). I logopedisti elaborano, anche in équipe multidisciplinare, il bilancio logopedico volto all'individuazione e alla soddisfazione del bisogno di salute del paziente; praticano attività terapeutica per la rieducazione delle disabilità comunicative e cognitive, utilizzando terapie logopediche di abilitazione e riabilitazione della comunicazione e del linguaggio, verbali e non verbali; propongono l'adozione di ausili, ne addestrano all'uso e ne verificano l'efficacia; svolgono attività di studio, didattica e consulenza professionale nei servizi sanitari e in quelli ove si richiedono le loro competenze professionali; verificano le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o in regime libero professionale. Patologie d'interesse logopedicoTra le patologie di interesse logopedico[1] ci sono:
Assetto normativoOrdinamento italianoIl profilo professionale del logopedista in Italia è definito nel decreto ministeriale 14 settembre 1994, n. 742, che prevede:
A seguito dell'entrata in vigore della legge 3/2018 e successivi decreti attuativi, dal 1º luglio 2018, per i logopedisti è previsto l'obbligo di iscrizione all'albo dei logopedisti, istituito presso l'Ordine dei tecnici di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione[2][3]. La Federazione Logopedisti Italiani continuerà ad esistere con missioni ed obiettivi diversi. Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
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