La sua prima bottega era in rue Bourbon-Villeneuve, ma il successo gli permise di trasferirla nella più prestigiosa rue des Petits-Carreaux. L'ebanista Georges Jacob per tre anni ha lavorato come operaio nella bottega di Delanois.
Insieme allo scultore Joseph Nicolas Guichard e a un doratore che conosciamo come Cagny, a partire dal 1769 Delanois fornì arredi al Castello di Versailles: un letto scolpito con fiori, un canapé, 3 poltrone e 13 sedie per un salotto, 31 sedie per una camera da pranzo e, inoltre, altre 19 sedie per la galleria, impreziosite da sculture simboliche della Guerra, della Caccia, della Pesca, dell'Amore.
Rielaborava col passere del tempo il suo stile, adattandolo all'evolversi della moda: da rococò, con morbide volute, lo trasformò in neoclassico, con piccole ghirlande di fiori e con medaglioni, e con un innesto cubico delle gambe che scolpiva a forma di colonnina scanalata. Si firmava "L Delanois": l'iniziale era separata dal cognome, non con un punto, ma con un piccolo rombo.
Nel suo libro di conti[1] egli annotava scrupolosamente le sue realizzazioni. Per speculazioni errate, nel commercio del legname, arrivò al fallimento nel 1789. Dimenticato allo scoppio della Rivoluzione francese, morì in povertà.
Poltrona à la reine, "Musée des Arts Décoratifs" del Louvre.
Poltrona à la reine, à châssis e poltroncine, fine stile Luigi XV, Metropolitan Museum.
Poltrona stile Luigi XV à la reine, Gruuthuse a Bruges.
Note
^Il suo Livre des Ouvrages et des Fournitures de Meubles faits à crédit è depositato negli Archives de la Seine. Ha realizzato anche mobili curiosi, come una sedia en éventail e una bergère che poteva essere trasformata in letto per malato.
Bibliografia
(FR) Jean Nicolay, L'art et la maniere des maitres ebenistes francais au XVIIIème siecles, Paris, Guy Le Prat, 1956, SBNIT\ICCU\VEA\0093968.
(FR) François De Salverte, Les ébénistes du 18 siècle: leurs œuvres et leurs marques, Paris, de Nobele, 1962, SBNIT\ICCU\SBL\0657926. 5ª edizione rivista e aumentata.
(FR) Pierre Verlet, Une analyse des comptes de Louis Delanois éclaircit le rôle des menuisiers au XVIIIème siècle, in Connaissance des arts: revue mensuelle, n. 197-198, Paris, Hachette, luglio-agosto 1968, pp. 66-69, SBNIT\ICCU\VEA\0082223.
(FR) Pierre Kjellberg, Le mobilier français du XVIIIème siècle: dictionnaire des ébénistes et des menuisiers, Paris, Les éditions de l'amateur, 1998, SBNIT\ICCU\BVE\0216411.