Si laureò in medicina a Würzburg in Baviera nel 1855. Determinato a occuparsi di oftalmologia, viaggiò prima a Vienna e poi a Berlino: qui divenne discepolo dell'illustre professor Albrecht von Graefe, la cui fama aveva attirato il de Wecker. Rientrato a Parigi nel 1861 vi si laureò con una tesi sulla congiuntivite purulenta; nel 1862, dopo la laurea, acquistò la clinica di Deval a Parigi.[1]
La clinica ebbe un buon successo di pazienti, soprattutto dopo la pubblicazione, nel 1863, del suo primo Trattato nel quale de Wecker riassumeva i progressi dell'oftalmologia clinica assimilati durante gli studi trascorsi con von Graefe e con il professor Desmarres. Una seconda edizione del Trattato e il Trattato delle malattie del fondo oculare (titolo originale Traité des maladies du fond de l'oeil et Atlas d'ophthalmoscopie) in collaborazione con lo Jäger (1870) consolidarono la sua fama di oftalmologo.[2]
Sempre nel 1870, appena prima dell'assedio prussiano di Parigi de Wecker fonda una nuova clinica oftalmica: fu per molti anni una delle più vaste e meglio attrezzate cliniche francesi oltre che grandemente fruttuosa.
Nel 1878 intraprese insieme al collega Edmond Landolt il Trattato completo di Oftalmologia al quale lavorò per un decennio.
Nel 1867 esegue un'enucleazione dell'occhio a Léon Gambetta.
A. Antonelli, Necrologia del Prof. Luigi de Wecker, in Annali di ottalmologia, Anno XXXV, fascicolo 3° e 4°, Pavia, Premiata Tipografia Successori Bizzeni, marzo 1906.