Luigi Altobelli
Luigi Altobelli (Longone Sabino, 31 ottobre 1942) è un ex arbitro di calcio italiano. BiografiaImpiegato in una finanziaria,[1] nel 1984 venne arrestato, assieme ad altre nove persone, con l'accusa di usura.[2] Nel 1993 venne nuovamente arrestato, sempre con l'accusa di usura. Tra le varie persone coinvolte nella vicenda figurava anche Vero Cuccarini, padre di Lorella.[3] Venne poi condannato a 5 anni di reclusione, anche per estorsione.[4] Un'ulteriore condanna a 5 anni è stata emessa, sempre per usura, nel 2019.[5] Carriera sportivaIl 22 dicembre 1977 venne pesantemente contestato dai tifosi del Parma, al termine dell'incontro, valido per la Serie C, col Prato, terminato con la vittoria dei toscani per 1-0. Un centinaio di tifosi locali circondò l'uscita degli spogliatoi, da cui la terna arbitrale poté uscire solo dopo un'ora.[6] Fu inserito nell'organico arbitrale della CAN per la Serie A e B tra il 1978 e il 1986. La prima gara diretta in Serie B fu Lecce-Sambenedettese del 25 febbraio 1979 (terminata 2-0 per i padroni di casa). L'esordio in Serie A avvenne il 17 maggio 1981, in Inter-Perugia (3-1). Al termine della stagione 1978-1979 ottenne il Premio Vicenzo Orlandini, assegnato all'arbitro a disposizione della CAN A, B e C, particolarmente distintosi per meriti tecnici-associativi.[7] Terminò la sua carriera, di fatto, al termine della stagione 1983-1984. Venne cancellato dai ruoli arbitrali nel 1986, a seguito anche dell'incertezza in merito alle vicende giudiziarie che lo riguardavano.[8] In totale ha diretto 18 partite nella massima serie e 58 in quella cadetta. Nel 1987 venne convocato dalla Procura di Palermo, che indagava sullo scandalo del calcioscommesse, in merito all'incontro di Serie B Empoli-Cavese, relativo alla stagione 1983-1984, da lui diretto.[9] Note
Voci correlateCollegamenti esterni
|