Gli MC5 sono stati un gruppo di musica rockstatunitense fondato a Detroit. Il loro nome è la sigla di Motor City 5 (Motor City è il nomignolo della città di Detroit). Gli MC5 sono considerati tra i più influenti gruppi americani di sempre, assieme ai Velvet Underground e i concittadini Stooges.[8][9][10] e tra le pietre d'angolo del genere punk.
Nascono alla fine del 1964 a Lincoln Park, nel Michigan, ove sono emersi anche Iggy Pop e il garage rock. Sebbene ancora liceali e grezzi musicalmente, essi iniziano già a sperimentare con l'uso dei feedback e le distorsioni. Il loro stile, che fa affidamento sulla voce di Rob Tyner e l'interplay fra la chitarra solista di Wayne Kramer e quella ritmica di Fred "Sonic" Smith non riesce inizialmente ad uscire dai confini di Detroit, ma catalizza su di sé le attenzioni delle avanguardie protopunk. L'album di svolta, registrato dal vivo per l'incapacità degli MC5 di portare in studio la loro energia[non chiaro], Kick Out the Jams, registrato per la Elektra Records, vende poche copie[senza fonte], ma diviene uno dei dischi più importanti dell'epoca ed è considerato uno dei capisaldi di tutto il genere punk.
Nonostante ciò, lo stile crudo della band non è tollerato dalla major, che recide il contratto dopo un solo disco.[11] Passati all'Atlantic, gli MC5 registrano il successivo Back in the USA (1970) prodotto da Jon Landau e con richiami al R&R delle origini . Nonostante i giudizi positivi ricevuti, esso ottiene scarsi riscontri di vendite.[11] Dopo l'uscita di High Time (1971), ritenuto l'album meno riuscito del gruppo, gli MC5 fanno una tournée in Europa per poi sciogliersi nel 1972.[11]
Nel 2003 i membri superstiti (Tyner e Smith sono deceduti, entrambi per attacco cardiaco, rispettivamente nel 1991 e nel 1994) si riuniscono insieme al cantante dei DictatorsHandsome Dick Manitoba. Questa formazione ha proseguito l'attività fino al febbraio 2012, quando si è sciolta in seguito alla morte, per insufficienza epatica, del bassista e membro fondatore Michael Davis.
Stile musicale
Anticipatori del punk rock,[4][5][6][7] i MC5 sono stati esponenti di un garage rock[1][2][3] violento e improvvisato[12] che è stato ricondotto più volte al rock 'n' roll e al blues rock.[5][12] La loro aggressività ha spinto qualcuno a definire le loro esibizioni dal vivo "orgasmi collettivi, ubriacature selvagge, valanghe di suono scaricate alla rinfusa sul pubblico, traboccanti di oscenità e slogan."[12] Lo storico esordio Kick Out the Jams (1969) è citato come un capolavoro del proto-punk,[5] mentre il meno violento Back in the USA (1970) è un'altra pietra miliare della musica rock che anticipa il power pop.[6] Il loro ultimo album in studio High Time (1971) sperimenta una formula sonora più vicina al jazz e all'R&B.[6][12] La band statunitense è stata anche inserita fra le esponenti dell'hard rock.[4]
Nei loro testi iconoclasti e fortemente politicizzati (il loro manager e ideologo era infatti John Sinclair, leader delle Pantere Bianche) gli MC5 celebravano il sesso, il consumo della droga e la musica rock in maniera irruente e inconvenzionale per l'epoca.[6][13]