Mammuthus columbi
Il mammut columbiano (Mammuthus columbi Falconer, 1857) è una specie estinta di elefante che visse in Nord America fra i 100.000 ed i 9.000 anni fa. Il nome scientifico deriva dal fatto che era prevalentemente diffuso nel territorio degli odierni Stati Uniti d'America (il cui nome storico è Columbia). Si tratta di una specie esclusivamente americana, che si è evoluta da un antenato che colonizzò il nuovo mondo circa 1,5 milioni di anni fa. In Eurasia, questo stesso antenato si è evoluto separatamente nel mammut lanoso. Alcuni lo ritengono una sottospecie del più grande mammut imperiale, poiché i fossili delle due specie sono spesso trovati nei medesimi siti. MorfologiaQuesto animale misurava fino a 4,2 m di altezza al garrese ed aveva un peso stimato di 10 tonnellate[1]: questo ne faceva uno dei più grandi proboscidati mai esistiti. AlimentazioneEra un erbivoro che si nutriva di una vasta gamma di piante: dalle erbe alle conifere. Si è ipotizzato che il mammut columbiano si nutrisse anche dei grossi frutti che crescevano in Nord America a quei tempi, come l'arancia degli Osage, l'alberò del caffè e l'acacia mellifera, visto che non vi erano altri grandi erbivori capaci di ingerire tali frutti a quei tempi. Da studi sugli elefanti africani, si è ipotizzato che un maschio adulto avrebbe potuto mangiare fino a 320 kg di materia vegetale al giorno. Distribuzione e habitatI mammut columbiani vivevano in una vasta area compresa tra l'attuale Messico e la parte meridionale del Nord America, entro i confini degli odierni USA.
Questo animale era particolarmente diffuso in California (dove numerosi resti sono stati trovati nei laghi di catrame di Rancho La Brea). EstinzioneIl mammut columbiano è stata una delle ultime specie della megafauna americana ad estinguersi: numerosi esemplari ritrovati risalgono a 9.000 anni fa. Note
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