Mappa di Abel TasmanLa Mappa di Abel Tasman è una mappa storica che documenta i risultati delle due spedizioni nel sud dell'oceano condotte dall'esploratore olandese Abel Tasman tra il 1642 e il 1644. Questa mappa è uno degli oggetti più preziosi della collezione della State Library of New South Wales e offre una rappresentazione dettagliata del primo e del secondo di Tasman alla scoperta della Terra Australis, che include la costa occidentale della Tasmania, la Nuova Zelanda, le Fiji e la Nuova Guinea [1]. StoriaAbel Tasman, al servizio della Compagnia olandese delle Indie Orientali, intraprese due importanti viaggi di esplorazione. Il primo viaggio, nel 1642, lo portò a scoprire la Tasmania (chiamata da lui Van Diemen’s Land) e a tracciare la costa occidentale della Nuova Zelanda. Nel secondo viaggio del 1644, Tasman esplorò la costa settentrionale dell'Australia e la costa sud-ovest della Nuova Guinea. Nonostante non riuscì a scoprire un passaggio meridionale tra l'Australia e la Nuova Guinea, le sue osservazioni contribuirono a formare una mappa dettagliata di queste terre [2]. La MappaLa Mappa di Tasman è nota per essere una delle prime rappresentazioni cartografiche dell'Australia e della Nuova Zelanda, realizzata sulla base delle osservazioni fatte da Tasman e altri esploratori olandesi precedenti. Sebbene la mappa sia stata prodotta nei decenni successivi alla fine delle spedizioni, essa include elementi decorativi come compassi del vento e mostri marini, suggerendo che fosse destinata a scopi espositivi o pubblicitari piuttosto che a scopi puramente navigazionali [3]. Le versioni della mappa furono pubblicate per la prima volta nel 1859 e nel 1860 da editori olandesi come parte della serie di carte nautiche della famiglia Van Keulen. Alcune versioni di questa mappa sono state colorate, mentre altre restano in bianco e nero. Una delle versioni più note è quella acquistata da Prince Roland Bonaparte, il pronipote di Napoleone, che acquisì la mappa verso la fine del XIX secolo e la donò alla State Library of New South Wales nel 1933, dopo la sua morte [4] [5]. Caratteristiche e ImportanzaLa mappa, dipinta su carta giapponese "gampi", è una delle poche testimonianze dirette delle rotte esplorative di Tasman. La sua raffigurazione dell'Australia è approssimativa, con la costa orientale del continente delineata in modo ipotetico, ma ancora relativamente precisa rispetto agli standard dell'epoca. Le incongruenze sulla mappa, come la proiezione del nord-est dell'Australia che si estende fino alla Nuova Guinea, sono dovute all'interpretazione basata su dati parziali, ma riflettono le conoscenze geografiche dell'epoca [6]. Un aspetto interessante della mappa è che, sebbene non fosse stata creata da Tasman stesso, è considerata un documento importante, forse disegnata sotto la supervisione di Franz Jacobszoon Visscher, il pilota capo di Tasman, e di Isaac Gilsemans, un mercante che accompagnò entrambi i viaggi di Tasman [7]. Conservazione e InfluenzaLa mappa di Abel Tasman è stata recentemente digitalizzata e ora è disponibile per la visualizzazione in alta risoluzione attraverso il progetto Art Camera del Google Cultural Institute, che consente di esplorare ogni dettaglio con precisione [8]. Nel corso degli anni, la mappa ha esercitato un'influenza significativa sulla rappresentazione della geografia della regione del Pacifico e sull'esplorazione successiva, in particolare nelle opere di cartografi come James Cook, che esplorò la regione nel 1770 [9] [10]. CuriositàLa mappa è legata a un interessante episodio della storia della sua acquisizione: nel 1926, l'antropologa Daisy Bates, mentre risiedeva nell'Outback australiano, scoprì il collegamento tra la mappa e Prince Roland Bonaparte. Dopo varie trattative, la mappa venne infine donata alla biblioteca statale, dove è ora conservata come uno degli oggetti di valore inestimabile della collezione [11]. Note
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