Massimo Lombardini
Massimo Lombardini (Codogno, 23 luglio 1971) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista. Caratteristiche tecnicheGiocatoreHa giocato principalmente come esterno di centrocampo dove poteva sfruttare la propria velocità abbinata a buone doti tecniche e di visione di gioco[1][2]. Giocatore di spiccate attitudini offensive[1] (anche se talvolta impiegato in copertura[3]); occasionalmente ha giocato anche come trequartista[4] e come regista a centrocampo[1]. CarrieraGiocatoreCresciuto nella Frassati di Castiglione d'Adda[5], passa poi nel vivaio della Cremonese. Con i grogiorossi esordisce in prima squadra nel campionato di Serie B 1990-1991, nel quale ottiene la promozione in Serie A; in quella stessa stagione viene convocato per i Mondiali con la Nazionale Militare[6], che vince trasformando uno dei rigori nella finale contro la Germania[7]. L'anno successivo esordisce in Serie A, il 6 ottobre 1991 in Bari-Cremonese 0-0, segnalandosi a fine stagione come uno dei giovani più promettenti della squadra insieme a Giuseppe Favalli e Dario Marcolin[8], e diventando titolare al posto di Rubén Pereira. Dopo la retrocessione in Serie B viene confermato titolare del centrocampo della Cremonese, contribuendo a una nuova promozione in Serie A nel campionato 1992-1993 e alla vittoria della Coppa Anglo-Italiana nel 1993[9]. Nell'estate 1993, tuttavia, viene ceduto al Vicenza, neopromosso in Serie B[10]. Con la formazione berica causa un serio infortunio scende in campo solo a fine stagione, mentre è stabilmente titolare nelle due annate successive, contribuendo alla promozione in Serie A del 1995. Nell'estate 1996 passa al Torino, appena retrocesso in Serie B, nell'affare che porta Alessandro Dal Canto in Veneto[1]. Rimane in granata per una sola stagione, nella quale la formazione di Mauro Sandreani manca l'obiettivo della promozione in Serie A[11]; viene poi ceduto al Chievo, dove rimane per due stagioni sempre tra i cadetti. Nel settembre 1999, poco dopo l'inizio del campionato, passa alla Lucchese, in Serie C1, insieme al compagno di squadra Silvio Giusti, in cambio del terzino Moreno Longo[2]; la stagione è condizionata da diversi infortuni, e la squadra manca l'obiettivo dei play-off[12]. L'anno successivo è al Como[13], con cui ottiene la promozione in Serie B. Riconfermato per il campionato cadetto, non vi disputa alcuna partita e nel luglio 2002 passa all'Alessandria, appena retrocesso in Serie C2[14]. Con i grigi non scenderà mai in campo in campionato, poiché in ottobre il contratto viene annullato per le inadempienze finanziarie della società[15]. In seguito milita nel Fanfulla, nel campionato di Eccellenza Lombardia 2003-2004, e nel marzo 2005 viene ingaggiato dal Montichiari, in Serie C2: con i bresciani, impegnati nella lotta per non retrocedere, disputa 3 partite in campionato. Prosegue la carriera tra i dilettanti, alternandosi con le maglie di Codogno e Sancolombano[16]; con la formazione banina riveste anche l'incarico di allenatore, sul finire della stagione 2007-2008[17], conquistando la salvezza ai play-out contro il Sant'Angelo[18]. Si ritira definitivamente nel marzo 2012[5], dopo aver disputato 64 partite in Serie A, e 150 partite con 8 reti in Serie B. AllenatoreNella stagione 2013-2014 allena i Giovanissimi della Pergolettese[19]. Nel maggio 2015 viene nominato nuovo allenatore della Castellana, squadra di Castel San Giovanni militante nel campionato di Promozione[20]. Si dimette nel novembre successivo, dopo sei sconfitte nelle prime sette partite[21]. Nell'estate 2018 passa al Pro Piacenza come allenatore della squadra Berretti[22]. Si dimette nel gennaio 2019, a seguito della crisi del club piacentino[23] Dalla stagione 2019-2020 torna alla Cremonese, società che lo ha lanciato nel calcio professionistico, per allenare la squadra Under 14.
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