Michael Anthony Monsoor nacque il 5 aprile 1981 a Long Beach, in California, da George, ex-marine di origini libanesi, e Sally Boyle Monsoor, di origini irlandesi. Terzo di quattro figli, Monsoor sin da bambino era affetto da asma, ma riuscì a rafforzare i suoi polmoni nuotando con i suoi fratelli nella piscina.
Dopo il BUD/S prese parte ad altri corsi avanzati di formazione, tra cui quello di paracadutismo presso la Basic Airborne School e quello di combattimento tattico a Kodiak in Alaska, superando anche sei mesi di addestramento SQT presso Coronado. Ritenuto idoneo nel marzo 2005, venne assegnato al Plotone "Delta" del SEAL Team 3.
Guerra in Iraq
Inviato a Ramadi durante la guerra in Iraq, Monsoor prese parte a diverse azioni militari e venne decorato con la Silver Star per essere tornato indietro a soccorrere un commilitone ferito[1].
Morte e funerali
Il 29 settembre del 2006 Monsoor e altri tre compagni salirono su un tetto per controllare la situazione dall'alto e prevenire eventuali azioni nemiche: tuttavia una granata lanciata dalla strada riuscì ad arrivare sul tetto e rimbalzò sul petto di Monsoor, il quale, accortosi del pericolo, si gettò sulla bomba per salvare i commilitoni[2]. Il corpo di Monsoor riuscì ad attutire l'esplosione e i compagni risultarono solo feriti, mentre lui venne investito gravemente dalla detonazione e morì trenta minuti dopo. Poiché la posizione di Monsoor sul tetto gli avrebbe consentito l'accesso migliore alla via di fuga, la sua azione risultò ancor più eroica e per questo motivo il governo statunitense decise di conferirgli la Medal of Honor, la massima onorificenza della nazione[3].
In onore di Monsoor la seconda nave in ordine di importanza della classe Zumwalt è stata denominata USS Michael Monsoor (DDG-1001)[4]. Inoltre gli è stato intitolato un battaglione del corpo dei cadetti con base a Camp Pendleton.