Milano Marittima
Milano Marittima è una frazione balneare nel comune di Cervia, nota per la sua vocazione turistica. Immersa nella pineta di Cervia, confina a nord con la località di Lido di Savio, compresa nel comune di Ravenna, e a sud con Cervia. Il confine (puramente convenzionale) tra le due località è dato dal canale Madonna del Pino.[2] StoriaLa nascita e lo sviluppo di Milano Marittima risalgono ai primi anni del '900, quando Cervia era una piccola città di 9 000 abitanti che si basava su un'economia tradizionale, legata in larga misura alla produzione del sale, all'agricoltura e alla pesca. Nell'ultimo ventennio dell'Ottocento, però, era già cominciata una prima fase pionieristica di sviluppo turistico, favorita dal miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie di un territorio considerato ancora malarico e dalla costruzione della ferrovia, prima con il tratto Ravenna-Cervia del 1884, poi con il tratto Ferrara-Ravenna-Rimini del 1889. Nel 1907 fu stipulato un patto di convenzione tra l'Amministrazione Comunale di Cervia e la ditta Maffei, una delle più importanti famiglie di imprenditori del Milanese. Secondo l'accordo il Comune cedeva alla società lombarda una vasta zona della pineta litoranea, con l'obbligo da parte del concessionario di fabbricarvi villini (almeno 12 all'anno), parchi e giardini per creare così un nuovo quartiere residenziale. «Milano Marittima» fu il nome della società che, successivamente, venne esteso al lotto edificabile[3]. Al 1º giugno 1911 risale invece la costituzione della "Società Milano Marittima per lo sviluppo della spiaggia di Cervia" della quale facevano parte l'architetto Napoleone Tempini (presidente), Aldo Tagliazucchi, il senatore Giovanni Facheris, l'avvocato Alberto Redenti, Felice Bianchi, Giuseppe Galli e il pittore e cartellonista Giuseppe Palanti. Proprio lo stesso Palanti riprese in quel tempo le teorie di Ebenezer Howard riguardanti la Città giardino, un progetto urbanistico molto originale, che disegnava lo sviluppo di una città nuova in cui le residenze turistiche dovevano fondersi perfettamente con la natura circostante. Si trattava di una moderna città delle vacanze per la media borghesia lombarda, interamente costruita su una serie di villini adagiati all'interno della rigogliosa pineta. Tra questi va ricordata la casa dello stesso Palanti, una delle prime villette costruite, che ancora oggi può essere ammirata. Iniziò quindi uno sviluppo urbanistico notevole che, nonostante l'interruzione dovuta al primo conflitto mondiale, continuò sempre più evidente negli anni venti e portò alla trasformazione di una costa bassa, spesso paludosa, in un luogo adatto alle vacanze delle classi urbane medio-alte. Il 20 ottobre 1927 Cervia fu riconosciuta con decreto ministeriale «Stazione di Cura, Soggiorno e Turismo», grazie anche al contributo della nuova località di Milano Marittima; così, da quell'anno, non solo proseguì la costruzione dei villini nella pineta ma cominciò anche l'edificazione dei primi alberghi, colonie ed esercizi di ristorazione. Il primo albergo fu il «Mare e Pineta» di Carlo Allegri, edificato nel 1928[4]. Lo sviluppo turistico si fece più intenso negli anni trenta, per interrompersi nuovamente con il secondo conflitto mondiale e riprendere nel dopoguerra. Durante la Seconda Guerra Mondiale gli Alleati costruirono un aeroporto militare all'interno della pineta per sostenere l'avanzata dell'Ottava Armata Britannica verso il nord d'Italia[5]. Sempre durante il secondo conflitto i tedeschi costruirono numerosi bunker a difesa della costa romagnola, e tra Lido di Savio e Cervia alcuni sono tuttora visibili[6]. Milano Marittima, in particolare, ne ha tuttora uno che è stato coperto nel 2019, alla foce del Canale della Cupa. Nel secondo dopoguerra la popolazione ha visto un continuo aumento, con espansione di strutture commerciali e servizi sia per i residenti che per i turisti. Negli anni Cinquanta vengono edificati i due grattacieli Marinella e Royal Palace e la grande chiesa parrocchiale Stella Maris. A partire dagli anni sessanta la città ha visto una netta trasformazione urbanistica, da città giardino a centro turistico ampiamente ricettivo, con l'abbattimento di numerosi villini storici per sostituirli con grandi alberghi o condomini. Negli anni novanta è iniziato un lento processo di riduzione della popolazione residente. Contestualmente si è verificata una riduzione delle tradizionali attività commerciali. In molti casi sono state sostituite da negozi prevalentemente di abbigliamento e di cosmesi, legati al fenomeno del turismo locale non estivo del fine settimana. Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religioseArchitetture civili
Aree naturaliAll'interno del parco naturale che unisce Cervia a Milano Marittima si trova la Casa delle Farfalle, un centro di educazione ambientale che, all'interno di una vasta serra riscaldata, riproduce l'ecosistema delle foreste pluviali tropicali e ospita centinaia di farfalle, che volano libere fra i visitatori. CulturaEventiOgni anno, in agosto, nella chiesa di Stella Maris, dotata di un grande e pregevole organo (tre manuali, 44 registri, 2859 canne realizzato nel 1970 da Giuseppe Zanin), si svolge una rassegna di concerti di musica organistica tenuti da esecutori prestigiosi, in buona parte provenienti dall'estero.[10] SportImpianti sportiviNell'area di Milano Marittima si trovano lo stadio Germano Todoli, impianto dedicato al calcio, e il campo da golf dell'Adriatic Golf Club Cervia. Galleria d'immagini
Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
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