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Mirko Bogović

Mirko Bogović

Mirko Bogović (Varaždin, 2 febbraio 1816Zagabria, 4 maggio 1893) è stato uno scrittore e politico croato, il più importante scrittore croato intorno alla metà del XIX secolo[1].

Biografia

La tomba di Mirko Bogović al Mirogoj di Zagabria

Mirko Bogović studiò filosofia a Szombathely e a Zagabria, ma completò la scuola cadetta a Petrovaradin.[1] Per qualche tempo svolse il servizio militare a Osijek, dopo di che ultimò gli studi in legge a Zagabria.[1]

Lavorò come avvocato e partecipò alla vita politica, evidenziando contrarietà nei riguardi dell'Austria, al punto da desiderare un'unione con l'Ungheria, attirandosi così le critiche degli amici della sua giovinezza.[2]

Sebbene in gioventù fosse un grande sostenitore dell'illirico, in seguito divenne aderente al partito unionista (madzarono). Nel campo politico ebbe la carica di grande prefetto della contea di Zagabria.[1]

Si mise già in evidenza con le sue liriche, raccolte in Violette (Ljubice, 1844); Perpetuini e stuzzichelli (Smilje i kovilje, 1847); Voci della patria (Domorodni glasi, 1848); Viti selvatiche (Vinjage, 1861-1878); Immagini e occasioni (Slike i prilike, 1878); Frecce (Strjelice, 1878); così come con le sue novelle, intitolate Novelle (Pripoviesti, 1859).[2]

Ancora più significativi, nella sua fertile produzione letteraria e pubblicistica, risultarono i drammi storici Frankopan (1856), con il quale ricordò eventi della guerra civile croata nel XVI secolo, alludendo, contemporaneamente alle problematiche attuali;[2] Stefano, ultimo re della Bosnia (Stjepan, posljednji kralj, 1857), ispirato dai personaggi shakespeariani; Matija Gubec (1859), basato sulle vicende di un ribelle croato del XVI secolo.[3]

In queste opere, nonostante la vicinanza al gusto romantico per le forme spettacolari e vistose, si dimostrò capace di esprimere le passioni del tempo, specialmente quelle degli illiristi.[2]

Opere

Poesie

  • Violette (Ljubice, 1844);
  • Perpetuini e stuzzichelli (Smilje i kovilje, 1847);
  • Voci della patria (Domorodni glasi, 1848);
  • Viti selvatiche (Vinjage, 1861-1878);
  • Immagini e occasioni (Slike i prilike, 1878);
  • Frecce (Strjelice, 1878).

Novelle

  • Novelle (Pripoviesti, 1859).

Teatro

  • Frankopan (1856);
  • Stefano, ultimo re della Bosnia (Stjepan, posljednji kralj, 1857);
  • Matija Gubec (1859).

Note

  1. ^ a b c d (HR) Bogović, Mirko, su enciklopedija.hr. URL consultato il 22 giugno 2019.
  2. ^ a b c d Bogović, Mirko, in le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p. 325.
  3. ^ Mirko Bogović, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 22 giugno 2019.

Bibliografia

  • (HR) D. M. Bašičević, Umjetnost i kritika u Hrvatskoj, Zagabria, 1978.
  • (HR) N. Batušić, Hrvatska kazališna kritika, Zagabria, 1971.
  • (DE) Bogović, Mirko, in Österreichisches Biographisches Lexikon 1815–1950 (ÖBL), vol. 1, Vienna, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, 1957, p. 99.
  • (HR) B. Gavella, Hrvatsko glumište, Zagabria, 1953.
  • (HR) Dubravko Jelčić, Povijest hrvatske knijževnostiː Tisućljeće od Baščanske ploce do postmoderne, Zagabria, Pavičić, 2004.
  • (DE) J. Hahn, Bogović, Mirko, in Biographisches Lexikon zur Geschichte Südosteuropas, I, Monaco di Baviera, 1974, p. 227.
  • (HR) M. Matković, Dramaturški eseji, Zagabria, 1949.
  • (HR) J. Šidak, Studije iz hrvatske povijesti XIX stoljeća, Zagabria, 1973.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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