Nel 1925 il dipartimento responsabile dello sviluppo della componente aerea del Dai-Nippon Teikoku Rikugun, l'esercito imperiale giapponese, emise una specifica per la fornitura di un nuovo velivolo monomotore adatto a ricoprire il ruolo di bombardiere leggero, invitando la Kawasaki, Nakajima Hikōki e Mitsubishi a sviluppare un progetto atto allo scopo e fornire un prototipo da avviare a prove di valutazione.
Il gruppo guidato da Baumann e Nakata avviò lo sviluppo di un velivolo caratterizzato dalla costruzione in tecnica mista, parte lignea e parte metallica, con fusoliera realizzata con struttura metallica ricoperta in tela che integrava i due abitacoli aperti in tandem, abbinata a una velatura velatura di tipo sesquiplana, ovvero con due piani alari e l'inferiore di apertura considerevolmente ridotta rispetto all'altro, dall'elevato allungamento alare, e collegati tra loro con una struttura a travatura reticolare di tipo Warren, dove i montanti interalari erano sostituiti da diagonali tesi e compressi. Il carrello d'atterraggio era un semplice biciclo fisso.
Il modello era in grado di trasportare un carico bellico di 800 kg in bombe da caduta e poteva contare come armamento difensivo su quattro mitragliatricicalibro7,7 mm, due fisse in caccia azionabili dal pilota e due brandeggiabili in posizione dorsale e ventrale per il secondo membro dell'equipaggio.[1]
Il prototipo, identificato dall'azienda come 2MB2 e, in base alle convenzioni dell'esercito allora vigenti, come bombardiere leggero sperimentale per l'esercito tipo Washi (Washi - aquila, in lingua giapponese), fu completato nel dicembre 1925.[1] Le prove di volo che ne seguirono dimostrarono che il velivolo era dotato di buone prestazioni, superiori ai prototipi presentati da Kawasaki (una versione modificata del Dornier Komet/Do C) e Nakajima (il Breguet Bre 19), tuttavia la commissione di valutazione dell'esercito ritenne il modello costoso da costruire per la sua struttura complessa respingendolo assieme alle altre due proposte. L'esercito imperiale per equipaggiare la Dai-Nippon Teikoku Rikugun Kōkū Hombu decise invece di adottare una versione modificata del modello da attacco imbarcato per la Marina Tipo 13 ed entrato in servizio con la designazione "lunga"bombardiere leggero per l'esercito Tipo 87 (designazione aziendale 2MB1), nonostante avesse prestazioni e capacità di carico bellico inferiori.[3][4][5]