Il monte Titano si presenta come un aspro sperone calcareo, situato più vicino al mare rispetto alla catena degli Appennini, che emerge per 200 metri d'altezza sopra un basamento d'argilla situato a 500 metri sopra il livello del mare.
In linea d'aria dista soli 13 chilometri dal mar Adriatico.
Geografia e ambiente
La cima del Monte Titano si trova al centro di San Marino (visto nelle mappe in forma approssimativamente rettangolare), a sud-est della Città di San Marino e a nord del paese di Murata, a 10 km (6,2 mi) dalla costa adriatica. Il Monte Titano sembra un aspro affioramento calcareo, situato tra gli Appennini a soli 13 chilometri (si parla di 10 km in un altre fonti) dal Mare Adriatico. Sebbene il punto più alto sia a 739 metri sul livello del mare, lo sperone roccioso è alto al massimo circa 200 metri. Dalla cima del Monte Titano è possibile ammirare paesaggisticamente l'intera nazione di San Marino e i territori circostanti. La montagna dà origine a diversi torrenti, tra cui il Rio San Marino, che scorre lungo il suo versante occidentale attraverso un'ampia valle[3] e confluisce nel fiume Marecchia, e il Rio Cando, che confluisce nel Marano. Il terreno presenta suoli fertili nella pianura dell'Emilia Romagna e dolci colline nelle Marche e nel Montefeltro.
Geologia
Il monte Titano si è formato durante l'orogenesi Appenninica plio-pleistocenica.
Durante l'era Terziaria, l'area in cui sorge San Marino era mare. Violenti terremoti hanno causato grandi sconvolgimenti sulla superficie terrestre e a causa di questi intensi terremoti, un ammasso roccioso situato a circa 80 km (50 mi) si è sollevato ed è scivolato lentamente verso il mare Adriatico. Questa massa di roccia ha dato origine a varie montagne, tra cui il Monte Titano. I fossili di vertebrati rinvenuti alle pendici del Monte Titano sono per lo più di origine acquatica, poiché questa roccia un tempo si trovava sotto il mare. Fossili di vari pesci, in particolare denti di squalo sono stati scoperti sul Monte Titano, molti dei quali datati al Miocene.[4][5] La scoperta fossile più importante è quella di una balena, oggi conservata al Museo di Geologia e Paleontologia “Giovanni Capellini” dell'Università di Bologna.
Clima
I dintorni del Monte Titano e della città di San Marino hanno un clima temperato mite; la temperatura massima segnalata è di 26 °C (79 °F) in estate mentre la minima è di -7 °C (19 °F) in inverno. Le precipitazioni annuali variano da circa 560 mm a 800 mm.
Sul monte si possono trovare castagni, cerri, maggiociondoli, lecci, cipressi, abeti bianchi e alcuni arbusti come la ginestra, il pungitopo e gli asparagi tipici delle zone più aride, come appunto il territorio sotto le tre torri.
Sulle rupi del monte Titano è presente inoltre l'Ephedra nebrodensis, pianta tipica della Sicilia e della Sardegna. In linea d'aria dista 17 km dal mare.
Fauna
La fauna selvatica è rappresentata da tutte le classi di vertebrati e, date le caratteristiche montane del territorio, uccelli e mammiferi sono gli animali più diffusi.
Secondo la leggenda, Marino, tagliapietre di Arbe (Dalmazia), giunto a Rimini, si rifugiò sul monte Titano per sfuggire alle persecuzioni anticristiane e lì vi fondò una comunità religiosa.
Nell'arte il santo viene sempre rappresentato con il monte Titano tra le mani.
^ Lawley, R., Selache manzoni n. sp. – Dente fossile délia molassa miocenica del Monte Titano (Repubblica di San Marino)., Atti della Società Toscana di Scienze Naturali, 5, 1880, pp. 167–172, fig. 1–3.