Attivo a livello Elite dal 2010, nello stesso anno vince il Giro d'Eritrea a tappe e una frazione al Tour du Rwanda; nel 2011 e nel 2012 si laurea quindi campione d'Africa in linea. Negli stessi anni, con la maglia del Centre Mondiale du Cyclisme, è nuovamente in evidenza nelle corse a tappe continentali: vince infatti tra le altre una frazione della Tropicale Amissa Bongo e la classifica generale del Tour d'Algérie 2012 (era già stato terzo nel 2011).
Nel 2013 si unisce al Team Europcar di Jean-René Bernaudeau, debuttando nel professionismo. Nello stesso anno vince la tappa regina del Giro di Turchia, staccandosi dal piccolo gruppo di testa negli ultimi 200 metri di una lunga e ripida salita, e conclude la corsa al secondo posto.[1] Con la successiva sospensione del vincitore Mustafa Sayar per positività all'EPO, il primo posto in classifica generale viene assegnato a Berhane.[2] All'inizio della stagione 2014 vince la Tropicale Amissa Bongo grazie ai secondi di bonus assegnati nel corso degli sprint intermedi all'ultima tappa. Diventa così il primo vincitore africano della corsa gabonese.[3]
Dopo due anni con Europcar, Berhane viene ingaggiato nel team sudafricano MTN-Qhubeka per la stagione 2015.[4] Nel 2016 corre il suo primo Tour de France, e nel 2017 il suo primo Giro d'Italia; non ottiene però alcun successo in gare internazionali. Nel 2019 torna in Francia, alla Cofidis, rimanendovi per tre anni. Nel 2022 scende di categoria per correre con il club emiratino Al Shafar Jumeirah; nel 2023 torna quindi nei circuiti UCI con la maglia della turca Beykoz Belediyesi Spor Kulübü: in stagione vince una frazione del Tour de Maurice.[5]