Nicola De CesareNicola De Cesare[1] (Potenza, 12 luglio 1891[1] – novembre 1965) è stato un funzionario italiano. BiografiaPrefetto di prima classe, distaccato presso gli uffici di Mussolini e suo segretario personale dal giugno 1941 al luglio 1943[2]. Ha un ruolo di rilievo nella formazione delle fonti storiografiche del periodo. Si hanno notizie di una sua lettera del 7 luglio 1942 a Claretta Petacci, sulla salute di Mussolini[3], e di carteggi con personalità importanti[4][5]. Ma il suo ruolo più sensibile fu quello esercitato accompagnando Mussolini anche durante gli incontri ufficiali, tra cui quello di Feltre con Hitler (19 luglio 1943), svolgendo vari incarichi di fiducia[6]. Il 25 luglio lo accompagnò all'udienza con Vittorio Emanuele III alle 5 di pomeriggio, presso Villa Savoia. All'uscita dell'udienza fu fatto salire con Mussolini sull'autoambulanza che li portò alla caserma dei Carabinieri di via Legnano[7], a Roma. Alla caserma Mussolini fu fatto scendere, mentre De Cesare proseguì presso il carcere di Regina Coeli, dove rimase fino al 9 settembre, conoscendo il cappellano, don Cosimo Bonaldi, e diventando suo amico. Quando venne liberato, gli fu riconsegnata la borsa dei documenti con cui Mussolini si era presentato presso Villa Savoia. Fu quindi trasferito dai tedeschi a Monaco di Baviera, dove si incontrò nuovamente con Mussolini, che lo invitò a rientrare a Roma. De Cesare morì nel novembre 1965 ed affidò la borsa con i documenti a don Bonaldi; questi li consegnò alla rivista Epoca per la pubblicazione: tra di essi vi era l'originale dell'Ordine del giorno Grandi e di alcuni significativi appunti autografi di Mussolini. Nella cultura di massa
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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