In seguito si dedicherà alla pubblicazione di racconti cinematografici in allegato a diversi numeri della rivista Fitil[1] tra il 1970 ed il 1974, anno in cui presenterà il suo primo lungometraggio dal titolo Amico tra i nemici, nemico tra gli amici, storia in stile Ostern ambientata successivamente alla guerra civile russa.
Nel 1990, invece, dirige il misconosciuto mediometraggioL'autostop (Elegia russa) commissionatogli dalla FIAT per pubblicizzare il lancio sul mercato del modello Tempra[2], nel quale propone un inedito on the road sullo sfondo degli sconfinati paesaggi russi. In seguito girerà Anna: 6-18 (1993), documentario biografico sul percorso di crescita della figlia Anna dall'infanzia alla maturità.
È del 1994 quello che viene considerato come il film più famoso di Michalkov, Sole ingannatore, ambientato a metà degli anni trenta nella Russia stalinista e narrato dal punto di vista di un colonnello dell'Armata Rossa eroe della rivoluzione (interpretato dallo stesso regista). Il film ha raggiunto una certa notorietà anche per i premi vinti, tra cui spicca l'Oscar al miglior film straniero del 1995.
Lavori successivi
Dopo il successo di critica e di pubblico ottenuto con Sole ingannatore, Michalkov realizza un nuovo film di ambientazione storica, Il barbiere di Siberia, nel quale egli stesso reciterà nella parte dello zarAlessandro III di Russia. Nel 2007 è alla regia di 12, adattamento moderno del film drammatico La parola ai giurati di Sidney Lumet. Nonostante 12 mantenga inalterato l'impianto narrativo dell'opera da cui trae spunto, esso si configura come una trasposizione in chiave moderna di alcuni elementi peculiari della odierna situazione sociale russa. Il film viene presentato in anteprima mondiale alla 64ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e vale a Michalkov il Leone speciale per l'insieme dell'opera, consegnatogli l'8 settembre 2007.
Sanzioni dell'Unione europea
Ha sostenuto la guerra di aggressione russa contro l'Ucraina ed è stato un fervente sostenitore della politica di Vladimir Putin. Ha accusato l'Occidente di essersi coalizzato per distruggere la civiltà russa ed i suoi valori tradizionali e l'etica ortodossa.[3] Il 16 dicembre 2022, nell'ambito delle misure repressive assunte dal Consiglio dell'Unione europea contro la Russia, viene inserito nell'elenco dei soggetti cui è vietato l'ingresso nell'Unione europea ed a cui sono congelati i beni.[4]
Filmografia parziale
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