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Ochrana

Охранное отделение
Ochrannoe otdelenie
(Dipartimento di sicurezza)
Foto di gruppo dell'Ochrana - San Pietroburgo 1905
Descrizione generale
Attiva1881 - 1917
NazioneRussia (bandiera) Impero russo
ServizioServizio segreto
TipoPolizia segreta
RuoloPolizia politica
Guarnigione/QGSan Pietroburgo
Battaglie/guerrePrima guerra mondiale
Rivoluzione russa
Guerra civile russa
Parte di
Ministero degli affari interni
Agenzia precedenteTerza Sezione
Fonti nel testo
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

L'Ochrana (traslitterato anche Okhrana) (in russo Охрана? ascolta; nome completo Охранное отделение, Ochrannoe otdelenie, ovvero "Sezione di sicurezza" o "Dipartimento di sicurezza") era la polizia segreta della Russia zarista, posta alle dirette dipendenze del Ministero degli affari interni.

Storia

Essa fu istituita nel 1881 da Alessandro III in luogo della precedente Terza Sezione, esistente dal 1826.

Dotata di ampi poteri discrezionali circa i reati concernenti l'eversione politica, l'Ochrana esercitava un ampio controllo[1] su scuole, università, stampa e giustizia. Oltre ad essere sospetta di un ruolo assai incisivo nella diffusione dei pogrom antiebraici in Russia[2], essa è nota per aver infiltrato pesantemente i movimenti di opposizione antizarista[3].

Molti storici, come lo storico tedesco Konrad Heiden[4] e lo storico russo Mikhail Lepekhine[5] sostengono che Matvei Golovinski, scrittore e agente dell'Ochrana, abbia fabbricato la prima edizione dei Protocolli dei Savi di Sion (1903). L'organizzazione ha anche fabbricato documentazione falsa relativa al "processo Beilis" (un caso di antisemitismo) del 1913.

Gli agenti dell'Ochrana potevano incarcerare e condannare all'esilio chiunque fosse anche solo sospettato di svolgere attività sovversiva, senza che tali provvedimenti fossero sanzionati da alcun tribunale.

Fu soppressa nel 1917 in seguito alla Rivoluzione di febbraio.

Note

  1. ^ Theodore H. Friedgut, Labor Violence and Regime Brutality in Tsarist Russia: The Iuzovka Cholera Riots of 1892, Slavic Review, Vol. 46, No. 2 (Summer, 1987), pp. 245-265.
  2. ^ Gerald Surh, The Role of Civil and Military Commanders During the 1905 Pogroms in Odessa and Kiev, Jewish Social Studies, Vol. 15, No. 3 (Spring/Summer 2009), pp. 39-55.
  3. ^ Bertram D. Wolfe, Lenin and the Agent Provocateur Malinovsky, The Russian Review, Vol. 5, No. 1 (Autumn, 1945), pp. 49-69.
  4. ^ "Forging Protocols" by Charles Paul Freund. Reason Magazine, February 2000
  5. ^ (EN) Patrick Bishop, "Protocols of Zion" forger named, in The Daily Telegraph, 19 novembre 1999. URL consultato l'8 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2008).

Bibliografia

  • Victor Serge, Quello che ogni rivoluzionario deve sapere sulla repressione, Camerano, Gwynplaine, 2012 ISBN 978-88-95574-22-6

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN239004185 · ISNI (EN0000 0001 0705 3226 · LCCN (ENn80146710 · GND (DE4075574-5 · BNF (FRcb125535818 (data) · J9U (ENHE987007267331005171
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