La forza da sbarco venne incentrata su 223 uomini del No. 12 Commando, cui si aggiunsero 77 uomini della Norwegian Independent Company 1, conosciuta anche come Kompani Linge dal nome del suo comandante, capitano Martin Linge, che venne ucciso nel contemporaneo raid su Vagsoy[1].
Svolgimento dell'attacco e bilancio
Lo sbarco non incontrò alcun'opposizione e la piccola guarnigione tedesca venne catturata, insieme ad un piccolo numero di navi pattuglia, mentre una venne affondata. Generi alimentari tra cui del cioccolato francese trovato nei depositi vennero distribuiti alla popolazione locale[1]. L'ammiraglio Hamilton considerò l'ipotesi di restare sulle isole, ma un attacco aereo con alcuni danni alla Arethusa lo indussero a desistere.
L'operazione comunque fruttò un esemplare della macchina Enigma trovata su una delle navi pattuglia catturate, 200 volontari norvegesi e alcuni prigionieri tedeschi e norvegesi collaborazionisti. Per contro leggeri danni vennero inflitti all'incrociatore HMS Arethusa a causa di una bomba lanciata da un idrovolante tedesco, a dimostrazione che un'operazione navale non poteva essere lanciata senza un supporto aereo[1]; la nave rimase in bacino 14 settimane per riparare i danni.