Particolarmente significativa è la parte originaria del palazzo, la cui facciata fu ideata dal Bernini. Infatti, tale facciata seicentesca può essere considerata un vero e proprio modello per i prospetti dei palazzi barocchi italiani ed europei.
Bernini, infatti, la ripropose anche in un suo progetto per la facciata del Louvre, poi non realizzata. Tale progetto fu poi alla base di importanti realizzazioni come il Palazzo Reale di Stoccolma disegnato da Nicodemus Tessin il Giovane, che studiò proprio presso lo studio del Bernini.
Prima dei successivi ampliamenti, essa presentava un risalto nella parte centrale, definito mediante lesenegiganti e coronato da una balaustra alla sommità.
Tale risalto fu celato nel corso del Settecento, quando la facciata fu raddoppiata, riprendendo però lo stile del disegno berniniano.
Essa risulta aperta da due portali, dai quali si accede al cortile porticato realizzato da Carlo Maderno, ornato con numerose statue.
Decisamente eclettica la facciata su via del Corso, edificata in stile neorinascimentale sul modello dei palazzi fiorentini del XV secolo.
Il Teatro Odescalchi nacque all'interno dell'omonimo palazzo nel 1914 e fu sede del Teatro dei Piccoli fondata da Vittorio Podrecca, commissionato all'architetto Virgilio Marchi dalla Compagnia del Teatro d'Arte di Roma di Luigi Pirandello.
Bibliografia
C. Norberg - Schulz, Architettura Barocca, Milano, Electa, 1998. ISBN 88-435-2461-5