Il parco si può suddividere in due parti: la zona costiera, il vero e proprio parco nazionale, e la zona marina, l'area marina protetta Cinque Terre.
Il parco tutela una zona costiera dove l'uomo ha creato una vita stabile e di reciproca convivenza con la natura. I borghi e i terrazzamenti con i muri a secco sono immersi in un ambiente costiero tipicamente mediterraneo, dove i monti dell'Appennino ligure arrivano a picco al mare creando un ambiente unico.
Il Parco è attraversato, da Riomaggiore a Monterosso, dal Sentiero Azzurro e il punto più alto è situato a Prevo, minuscola frazione di Vernazza, a 208 m. s.l.m.
Il clima
Il clima e il parco si possono suddividere in tre parti: la zona costiera, il vero e proprio parco nazionale e la zona marina, l'area naturale del porto protetta. Il clima è principalmente mediterraneo.
Flora
Anche la flora presenta ovviamente caratteristiche mediterranee, sono presenti numerosi microclimi spesso diversi tra loro che hanno creato un'enorme varietà paesaggistica. Sono presenti pini marittimi, pini di Aleppo, sugheri e castagni. Negli ambienti rupestri sono presenti numerosissime specie mediterranee come il finocchio di mare e la Cineraria marina. Sono ben visibili ovunque anche arbusteti come rosmarino, timo, elicriso e lavandula. Presenti anche numerose specie arboree e piante grasse ben visibili da molti sentieri costieri.
Istituito il 6 ottobre1999[2], il parco ha sede a Riomaggiore. Il primo presidente del parco, Franco Bonanini, è rimasto in carica fino al 29 settembre 2010, quando si è dimesso a seguito dell'arresto con l'accusa di aver falsificato dei documenti del parco e del Comune di Riomaggiore per appropriarsi di quasi un milione di euro di fondi europei. Le accuse includono: truffa aggravata ai danni dello Stato, associazione a delinquere, falso materiale e ideologico, tentata concussione, violenza privata e calunnia.[3] L'indagine ha portato all'arresto cautelare di 15 persone.
Il 30 settembre 2010 è stato nominato dal ministro Prestigiacomo un commissario del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Aldo Cosentino. Cosentino ha mantenuto tale incarico fino al 10 novembre 2011, data della sua revoca da parte della stessa Prestigiacomo, che lo ha sostituito con Vincenzo Santoro, ex prefetto della Spezia. Tale decisione non fu priva di polemiche.[4] Pochi mesi più tardi lo stesso Cosentino è accusato dall'assessore regionale Enrico Vesco di aver sostenuto spese eccessive in consulenze durante il suo mandato. Nella sua replica l'ex commissario denuncia tutte le mancanze degli amministratori locali nei confronti del Parco stesso[5].
Le vicende legate al Parco hanno dato vita a molte inchieste giornalistiche. Informazione Sostenibile ha dedicato a questi report una rassegna: https://archive.today/20210605175635/.
Il 30 maggio 2012 la commissione Ambiente del Senato ha votato all'umanità l'approvazione della nomina di Vittorio Alessandro, già stato nominato nel periodo aprile-maggio 2012 commissario dell'ente dopo il mandato di Vincenzo Santoro, quale nuovo presidente del parco[6]. Vittorio Alessandro dichiara subito che il suo primo obiettivo sarà quello di adottare il piano del parco.[7]
Il 26 marzo 2019 il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, d'intesa con il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, nomina la giornalista Donatella Bianchi nuovo presidente; succede a Vittorio Alessandro, ultimo presidente, e Vincenzo Resasco, vice-presidente facente funzione che aveva rassegnato le dimissioni qualche giorno prima.[8]
Come si raggiunge il parco
In treno
Data l'ubicazione prevalentemente impervia dei paesi e la carenza strutturale di strade e parcheggi, l'accesso più agevole è di gran lunga quello tramite la ferrovia. Le stazioni ferroviarie delle Cinque Terre sono situate sulla linea 3 ligure-tirrenica Genova-Pisa.
Sia che si provenga da nord, sia che si provenga da sud conviene scendere alla stazione della Spezia Centrale, dove fermano tutti gli Intercity e gli altri treni a lunga percorrenza, per proseguire con i treni regionali. Alcuni Intercity fermano tuttavia anche alla stazione di Monterosso.
Le corse hanno una notevole frequenza, in particolare durante la stagione estiva. A Monterosso e a Riomaggiore, oltre i regionali, fermano anche gli interregionali Torino - Livorno e Parma - Genova.
Attraversata la città, bisogna immettersi sulla strada provinciale 370 (già statale 370) detta Litoranea delle Cinque Terre e dopo circa un quarto d'ora prendere lo svincolo che scende a Riomaggiore. Proseguendo sulla Litoranea si incontra invece più avanti lo svincolo che scende a Manarola. Si noti tuttavia che gran parte dei parcheggi sono riservati ai residenti, ragion per cui, quando quelli a pagamento sono esauriti, la discesa ai borghi può essere vietata.
Esiste tuttavia un servizio di bus elettrici gestito dal Parco Nazionale che nei periodi di maggior afflusso turistico garantisce il collegamento dei centri abitati con la Litoranea. Per arrivare a Monterosso occorre invece uscire al casello di Carrodano sull'autostrada A12 e proseguire quindi in direzione di Levanto.
Non essendo mai stato portato a compimento il tratto centrale della Litoranea, per raggiungere i borghi di Vernazza e Corniglia, sia che si provenga da Monterosso sia che si provenga da Riomaggiore, occorre servirsi della stretta e tortuosa strada detta dei Santuari.
Sono due i sentieri principali che raggiungono e attraversano il Parco Nazionale delle Cinque Terre, entrambi segnalati dalla sezione spezzina del CAI.
Il primo è il sentiero di crinale numero AV5T, conosciuto come Alta Via delle Cinque Terre (598). Questa antica mulattiera corre lungo lo spartiacque che separa la costa delle Cinque Terre dalla Val di Vara e costituisce una diramazione secondaria della Alta Via dei Monti Liguri, alla quale si connette presso il Monte Zatta. Dal sentiero di crinale si possono poi raggiungere i borghi delle Cinque Terre attraverso uno dei sentieri trasversali che scendono verso il mare seguendo i crinali secondari o le valli da essi delimitate.
I più importanti, da ovest a est, sono i sentieri numero 509, 508, 507, 506, 502, 501 e SVA. Vi è poi il sentiero costiero numero SVA, conosciuto come sentiero Verde Azzurro (592), il quale connette Riomaggiore a Monterosso attraversando tutti i borghi delle Cinque Terre e assumendo nel tratto tra Riomaggiore e Manarola le sembianze della celebre Via dell'Amore.
A differenza di quello di crinale, la percorrenza del sentiero costiero è soggetta al possesso della Cinque Terre Card, carta servizi del Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Santuari
Nella rete dei sentieri delle Cinque Terre c'è un percorso che collega cinque santuari mariani vicini ad ogni villaggio. Sono anche accessibili per strada, tranne quello di Montenero. Il santuario di Corniglia, all'altezza di 390 metri s.l.m., risale al XX secolo ed è stato costruito sul sito di una cappella del 1584. Gli altri edifici risalgono tutti al Medioevo, compreso quello di Nostra Signora de Soviore, il più antico santuario ligure, annotato in un documento del 1225.