Stabilitosi a Parigi, divenne co-direttore della casa editrice Librairie artistique, dove pubblicò nel 1870 la sua prima raccolta di versi, Les Glaneuses (Le spigolatrici). Tra i fondatori, nel 1878, della rivista letteraria «La Jeune France», vi pubblicò le sue poesie e i suoi drammi teatrali.
Demeny ricevette al tempo una certa considerazione: «Le sue poesie si raccomandano per i sentimenti delicati ed elevati; vi si trova un certo misticismo, un'ispirazione romantica e una nota patriottica molto accentuata».[1]
La fama di Demeny resta legata al rapporto intrattenuto con Arthur Rimbaud, che gli affidò il manoscritto di 22 poesie note come Cahier de Douai (Quaderno di Douai) e gl'indirizzò nel 1871 la famosa Lettre du Voyant (Lettera del Veggente).
Opere
Les Glaneuses, poesie, 1870
La Flèche de Diane, commedia in un atto e in versi, 1870
^Auguste Dorchain, Anthologie des poètes français du XIXe siècle, in Dictionnaire bibliographique et critique et d'une nomenclature chronologique de la plupart des poètes français du XIXe, 1902, p. 68.