Dal suo esordio, nel maggio 1966[3], il personaggio ha subito numerosi cambiamenti: originariamente concepita, prima da Stan Lee e poi da Steve Englehart, come sorella maggiore di Sharon Carter[4] poiché, seppur inusuale, in quegli anni era plausibile che due sorelle avessero vent'anni di differenza; col passare degli anni però, l'eccessivo divario tra l'età delle due diviene sempre più improponibile: nell'universo Marvel il tempo scorre infatti in maniera falsata rispetto che nella realtà e, mentre le avventure di Sharon e Cap hanno sempre una collocazione odierna, Peggy ha combattuto nella seconda guerra mondiale ed è invecchiata normalmente.
Nel periodo in cui Sharon era da tutti considerata morta in azione, un'invecchiata ed imbolsita Peggy Carter fu impiegata dall'autore Mark Gruenwald come membro dello staff dei Vendicatori e comprimaria delle storie del Capitano[5]. Non appena Mark Waid ha riportato in scena Sharon, Peggy è tuttavia tornata nel "dimenticatoio" e se ne sono nuovamente perse le tracce fino a quando, con un'abile mossa di ret-con, lo sceneggiatore Ed Brubaker ha modificato la parentela fra le due donne rendendo Peggy la zia paterna di Sharon, i cui racconti delle sue imprese durante la guerra influenzarono la futura Agente 13 dello S.H.I.E.L.D..
Biografia del personaggio
Primi anni
Nata a Richmond, Virginia, Peggy cresce in una famiglia altolocata ma, da adolescente, decide di arruolarsi nell'esercito divenendo un'eccellente tiratrice e venendo mandata sul campo di battaglia allo scoppio della seconda guerra mondiale per assistere i partigiani nella resistenza francese; qui conosce Capitan America e diventa una sua alleata[3]. Nonostante il clima bellico i due vivono un'intensa storia d'amore, che tuttavia finisce rapidamente in quanto l'eroe è costretto a lasciare la Francia per dedicarsi a ulteriori missioni nel teatro europeo[3][6].
Dopo aver collaborato nuovamente con Capitan America nel 1944[7], Peggy viene catturata dalla Gestapo durante la liberazione della Francia e, sebbene riesca a fuggire, si trova in prossimità dell'esplosione di una mina anti-uomo che, pur lasciandola illesa, le provoca una violenta amnesia[3].
Dopoguerra
Fatto ritorno in Virginia e recuperati i ricordi[3], la donna apprende della morte di Capitan America cadendo, di conseguenza, in un tale stato di shock da iniziare a rifiutarsi di parlare, vestirsi a lutto e venire ricoverata in un istituto d'igiene mentale[4]; dopo qualche tempo tuttavia, riesce a riprendersi e, durante gli anni cinquanta, inizia a lavorare per il governo degli Stati Uniti combattendo la Guerra Fredda con la frequente assistenza di Howard Stark[8]. Nel corso degli anni successivi il governo tenta più volte di creare un altro supersoldato ed iniziano a circolare varie storie sul ritorno di Capitan America ma Peggy smette di dargli credito e, dunque, quando l'eroe viene rinvenuto ibernato in un ghiacciaio e rianimato, essa rimane a lungo ignara della cosa[4].
Pochi anni dopo, la sua salute mentale ha una ricaduta e la sua famiglia la assegna dunque alle cure dal Dottor Faustus, che tuttavia intende assoggettarla tramite ipnosi e servirsi di lei[4]. In soccorso di Peggy giungono però la nipote Sharon e Capitan America; la donna, ormai anziana, pur riconoscendo il suo primo amore decide di mantenere i suoi sentimenti per sé rimanendo una sua fedele amica ed alleata[9].
S.H.I.E.L.D.
Contemporaneamente, nonostante l'età, Peggy torna operativa nello S.H.I.E.L.D. (presso cui ha militato negli anni quaranta[10]) contribuendo a sconfiggere l'Artiglio Giallo[11] e prendendo parte a una missione sotto copertura nell'Impero Segreto assieme a Gabe Jones, con cui inizia una relazione sentimentale[12]. La donna offre inoltre sostegno morale a Cap nel periodo in cui decide di abbandonare il suo ruolo di eroe a stelle e strisce[13] aiutandolo a combattere numerosi supercriminali[14][15].
Nel momento in cui il Teschio Rosso scopre la relazione interrazziale tra Peggy e Gabe, rimane tanto disgustato da catturarli e torturarli entrambi per giorni[16], sebbene alla fine vengano entrambi soccorsi da Capitan America e Falcon[17].
Diverso tempo dopo, Peggy contatta Cap riferendogli quanto scoperto dallo S.H.I.E.L.D. sul conto del Gran Direttore e della sua "National Force"[18] venendo liberata nel momento in cui il criminale la prende in ostaggio[19]. Assistito Capitan America in un altro paio di occasioni[20], Peggy si dimette dallo S.H.I.E.L.D. ed entra a far parte dello staff dei Vendicatori[5][21].
Morte
Ritiratasi in una casa di riposo e affetta dalla malattia di Alzheimer[22], alla sua morte viene sepolta a Parigi, città che ha sempre amato e che, in gioventù, ha contribuito a liberare dai nazisti. Al funerale presenziano Capitan America, Sharon, Dum Dum Dugan e Nick Fury[23].
Poteri e abilità
Pur essendo una comune umana priva di superpoteri, Peggy è un'eccezionale combattente corpo a corpo ed un'atleta di livello olimpico capace di misurarsi ad armi pari anche con uomini grossi il doppio di lei[2][5][24]. Inoltre è una delle migliori agenti dello S.H.I.E.L.D., finemente addestrata nello spionaggio ed eccellente anche nell'uso delle armi da fuoco[3][5].
Nella realtà alternativa di House of MSteve Rogers non è mai stato congelato nell'Artico e, al termine della guerra si è sposato con Peggy, sebbene in seguito abbiano divorziato[25].
Terra 65
Su Terra 65, Peggy Carter è la storica direttrice dello S.H.I.E.L.D., ha i capelli ramato scuro e una benda sull'occhio sinistro[26].
Nel cortometraggio One-ShotAgente Carter (2013), dopo la fine della guerra, Peggy viene vista combattere con l'imperante sessismo degli anni '40.[28][29]
In Agent Carter (2015–2016)[30][31] vengono mostrate le avventure di Peggy dopo la fine della guerra come protagonista della serie televisiva.
^abIl termine volume è usato in lingua inglese, in questo contesto, per indicare le serie, pertanto Vol. 1 sta per prima serie, Vol. 2 per seconda serie e così via.
^abOfficial Handbook of the Marvel Universe Master Edition (Vol. 1) n. 14, gennaio 1992.
^abcdefTales of Suspense (Vol. 1) n. 77, maggio 1966.
^abcdCaptain America (Vol. 1) n. 161, maggio 1973.
^abcdCaptain America: America's Avenger (Vol. 1) n. 1, agosto 2011.