Piazza di San Felice
Piazza San Felice è una piazza del centro storico di Firenze. Si accede alla piazza da piazza de' Pitti, via Romana, via Mazzetta e via Maggio. StoriaÈ dominata dalla chiesa di San Felice in Piazza, che deriva il suo curioso nome dalla denominazione del "borgo" (così erano chiamati gli agglomerati di edifici che sorgevano fuori le mura in epoca medievale) che si estendeva dalla chiesa di Santa Felicita, lungo l'odierna via Guicciardini, fino alla piazza di San Felice, Borgo di Piazza. DescrizionePiù che una vera e propria piazza oggi è un incrocio sul quale si erge una delle colonne di Firenze posta da Cosimo I in ricordo della battaglia di Marciano-Scannagallo (1554), che funge da spartitraffico tra via Romana, via Maggio, via Mazzetta e il flusso automobilistico proveniente da piazza Pitti. Originariamente sulla colonna era prevista la collocazione di una statua rappresentante la pace. Sulla piazza, all'angolo tra via Mazzetta e via Maggio, si affaccia Casa Guidi, oggi museo, dove visse e morì nell'Ottocento la famosa poetessa inglese Elizabeth Barrett Browning con il marito Robert Browning. Una lapide sulla facciata del palazzo, scritta da Niccolò Tommaseo, recita: «Qui scrisse e morì Elizabeth Barrett Browning che in cuore di donna conciliava scienza di dotto e spirito di poeta e fece del suo verso aureo anello fra Italia e Inghilterra pone questa memoria Firenze grata 1861»
Al 4r si trova la storica Farmacia Pitti. MonumentiLa seconda colonna celebrativa voluta da Cosimo I doveva simboleggiare la vittoria nella battaglia di Marciano. Fu collocata in piazza San Felice, all'incrocio tra via Maggio e via Romana, vicino a palazzo Pitti. Si tratta di un monolite in breccia medicea, cavata a Seravezza, insieme ad un'altra destinata a piazza San Marco. Viste le dimensioni inusuali (16 braccia=9,4 metri), Bartolomeo Ammannati si occupò di sovrintendere le operazioni in cava ed il trasporto. Nel 1572 si tentò di innalzare la colonna che si ruppe a metà; fu necessario pertanto imperniare i due tronconi. La colonna rimase incompleta, senza capitello e senza un basamento canonico. Il progetto di Cosimo prevedeva anche la collocazione di una statua rappresentante la Pace alla sua sommità, (in un progetto complessivo che prevedeva la colonna della Giustizia, quella "della Pace" e quella "della Religione" in piazza San Marco), ma la morte del granduca arrivò prima che l'opera fosse stata commissionata. La colonna restò nella sua collocazione fino al 1838, quando il granduca Leopoldo II la fece rimuovere per ampliare il passaggio. Una targa su un palazzo della Piazza ricorda proprio la rimozione del monumento "imperfetto". Nel 1992 è stata di nuovo posizionata nella sua collocazione originaria. Vi si trova inoltre il Monumento ai caduti di Firenze-Oltrarno di Luigi Luparini. LapidiPresso l'angolo con piazza Pitti si trova una lapide con la scritta "MERCATINO", che ricorda il confine del mercato che qui si teneva.
Al n. 3 una lapide ricorda la rimozione della colonna di San Felice: Sulla base della stessa colonna una lapide ricorda la sua ricollocazione nel 1992: Su casa Guidi, sopra il portone è una memoria dettata da Niccolò Tommaseo e posta dal Comune di Firenze nel 1861, in ricordo della poetessa che "fece del suo verso aureo anello fra Italia e Inghilterra": A questa lapide si ricollega un'altra memoria bilingue, in inglese e in italiano, datata 1916 e posta sul lato di via Mazzetta, con un breve brano da Casa Guidi Windows della poetessa Elizabeth Barrett Browning: Nell'androne della casa si segnala una copia in bronzo del busto di Robert Browning, eseguito dallo scultore amico di famiglia William Wetmore Story. Sotto vi è una lapide:
La traduzione è: «O mondo, come Dio l'ha creato, tutto è bellezza, e saperlo è amore, e l'amore è dovere. Cos'altro può essere cercato? Da L'Angelo Custode». TabernacoliAll'angolo con via de' Pitti si trova un tabernacolo affrescato con un'Annunciazione di scuola fiorentina, databile al 1610 circa. Bibliografia
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