La chiesa doveva avere già nel XVI secolo[1], così come da descrizione del visitatore apostolico monsignor Angelo Peruzzi, che la visitò nel 1584[1], un'unica volta con cinque altari laterali, più l'altare maggiore.
Nel corso del XVIII secolo il sito religioso subì un sostanziale rinnovamento[1], soprattutto nel 1723 con la donazione dai marchesi Remedi dei materiali di costruzione e della manodopera[1]. Fu eletta al titolo di arcipretura nel 1767[1].
Con la nuova dominazione napoleonica, nel 1798, la chiesa venne spogliata dai Francesi delle varie decorazioni in oro e argento[1].
Conserva alcuni dipinti, non ancora attribuiti e catalogati[1], e un organo (realizzato da Filippo Tronci) del 1825[1].