Pieve di Sant'Andrea (Iseo)
La Pieve di sant'Andrea a Iseo è un edificio di culto cattolico fondato, secondo la tradizione, dal vescovo di Brescia Vigilio tra la fine del V e l'inizio del VI secolo. Storia e descrizioneIl paese di Iseo prende forse il nome dal tempio di Ercole e Iside che era presente sul territorio e da cui potrebbero risalire alcuni lacerti presenti sulla facciata dell'edificio, da cui si rileva una fondazione risalente all'epoca romana. Sembra che la pieve sia stata poi voluta dal vescovo di Brescia Vigilio nel V secolo. La chiesa fu poi edificata nell'XI secolo con ampliamenti successivi fino al secolo quattordicesimo. L'impianto architettonico è caratterizzato da un campanile al centro della facciata contenente un piccolo oratorio. A destra del campanile nell'Ottocento fu murata l'arca funeraria di Giacomo III Oldofredi, che era stato podestà di Milano, condottiero al servizio di Galeazzo Visconti, e autore delle mura cittadine.
(LA)
«Oldofredorum istic sub marmore factum latet insigne speculum (IT)
«Degli Oldofredi resta qui celato, sotto una lastra di marmo, Nel 1826-40 l'architetto bresciano Rodolfo Vantini rinnovò gli interni dell'edificio[1]. All'interno, tra le opere principali, sono presenti un olio su tela di Francesco Hayez, raffigurante "San Michele Arcangelo che caccia Lucifero dal Paradiso" (1839), due affreschi di Francesco Inganni ("Crocifissione di s. Andrea" e "Predicazione di s. Andrea"), e la statua di San Vigilio, opera dello scultore bresciano Giovanni Franceschetti. L'affresco dietro l'altare principale è una "Ultima cena" di Ponziano Loverini e Francesco Domenighini, dipinta nel 1913, e sovrastata, nel catino absidale, da una "Ascensione" di Giuseppe Teosa. Nella stessa piazza si trovano la chiesa di San Giovanni Battista e l'ex Oratorio dei Disciplinati di Bergamo.
Note
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
|