Polskie Zakłady Lotnicze (in precedenza Wytwórnia Sprzętu Komunikacyjnego "PZL-Mielec" e ancora prima Wytwórnia Sprzętu Komunikacyjnego – Przedsiębiorstwo Państwowe Wyodrębnione) è un produttore aerospaziale polacco, con sede a Mielec. È inoltre il più grande produttore aerospaziale in Polonia del dopoguerra.
Nel 1938-1939 venne costruita a Mielec una fabbrica denominata come PZL WP-2 (Wytwórnia Płatowców 2 - Fabbrica aeronautica di fusoliere n° 2), come una divisione del maggiore costruttore aeronautico polacco PZL con sede a Varsavia (Państwowe Zakłady Lotnicze - Fabbrica statale di costruzioni aeronautiche), ma la produzione iniziò effettivamente solo a partire dallo scoppio della seconda guerra mondiale. Nel marzo 1939 venne prodotto il primo aereo: il bombardiere PZL.37 Łoś, assemblato con componenti forniti dalla fabbrica di Varsavia PZL WP-1.
Durante la seconda guerra mondiale, Mielec fu occupata dai tedeschi a partire dal 13 settembre 1939. Durante l'occupazione la fabbrica divenne parte integrante della Ernst Heinkel Flugzeugwerke, per la produzione di alettoni dei bombardieriHeinkel He 111 e riparazione dei trimotori da trasportoJunkers Ju 52. Nel luglio del 1944 i tedeschi in ritirata si portarono via tutte le macchine e le attrezzature. Mielec venne requisita dall'Armata Rossa il 6 agosto 1944. In un primo momento, la fabbrica fu gestita dai sovietici e destinata ai lavori di riparazione. Il 22 luglio 1945 fu restituita ai polacchi.
La vendita senza asta pubblica e le sue conseguenze sono state pesantemente criticate dalla stampa militare polacca che ha ritenuto che il basso prezzo (56,1 milioni di PLN) fosse dovuto a pressioni della lobby filo-americana. È stato inoltre sottolineato che l'esercito polacco ha concordato nel dicembre 2008 l'acquisto di 12 aerei considerati inutili, i M-28B, per un prezzo due o tre volte superiore al loro valore reale e ai prezzi all'esportazione[2].