Ponte di Westminster
Il ponte di Westminster (in lingua inglese: Westminster Bridge) è un'opera pedonale e carrabile che attraversa il fiume Tamigi tra Westminster, sulla riva nord, e Lambeth, sulla riva sud, a Londra. L'attuale struttura fu aperta nel 1862, in sostituzione di due precedenti attraversamenti e in particolare al posto di un ponte costruito nel 1750 che tendeva a deformarsi in maniera allarmante. Il ponte di Westminster è di ferro con sette arcate e decorazioni neogotiche attribuite a Charles Barry. Il colore dominante del ponte è il verde, in assonanza con le sedute della Camera dei Comuni, che occupa la parte del Palazzo di Westminster ad esso più vicina e in contrasto col colore rosso del Lambeth Bridge che ricorda il rivestimento delle sedute della Camera dei Lord, situata nella parte più occidentale del vicino palazzo. Il ponte successivo a valle è l'Hungerford Bridge mentre il primo a monte è il Lambeth Bridge. StoriaPer più di seicento anni, il ponte più vicino al centro della città (dove già si ergeva il London Bridge) si trovava a Kingston. Per ovviare a questo problema, nel 1664 si propose la costruzione di un ponte presso Westminster; quest'eventualità, tuttavia, fu fortemente avversata dai barcaioli e cittadini locali, che temevano non poco «l'edificazione del nuovo ponte tra Lambeth e Westminster che, così come concepito, avrebbe comportato diverse conseguenze nefaste per la City».[1] Ulteriori polemiche ebbero luogo nel 1722, quando venne redatto un documento dove si discuteva della fattibilità del progetto, e - soprattutto - del pericolo che questo avrebbe comportato per il benessere dei barcaioli locali e per la navigabilità del fiume.[2] La Westminster settecentesca, tuttavia, era un quartiere in rapida crescita, e l'assenza di una comoda struttura - quale il ponte - utile ad attraversare il Tamigi iniziò a pesare sempre di più. Fu così che, nel 1735, finalmente il Westminster Bridge ricevette l'approvazione parlamentare. Il ponte venne progettato da Charles Labelye, architetto svizzero naturalizzato; Andrews Jelfe e Samuel Tufnell vennero impiegati come capomastri, mentre James King come mastro carpentiere.[3] Il progetto prevedeva una struttura in pietra basata su supporti in legno; nel 1739, tuttavia, una variante in corso d'opera impose la costruzione di un ponte interamente in pietra. Il nuovo ponte - battezzato «Westminster Bridge» - venne inaugurato il 18 novembre 1750. Entusiastiche furono le recensioni: The Gentleman's Magazine lo descrisse come «un grandioso ornamento alla metropoli, che verrà ammirato e invidiato da tutti gli stranieri». Non mancarono, tuttavia, le voci pronte a manifestare il proprio scontento: furono in molti a lamentarsi della presenza di alcune nicchie, progettate per il brutto tempo, ma che avrebbero potuto offrire riparo anche ad accaniti rapinatori, che in questo modo potevano derubare agevolmente i turisti.[1] Per ovviare a questo problema vennero prontamente insediate dodici sentinelle. Dal 1810 in poi il Westminster Bridge iniziò a cadere in un inesorabile declino: sussistevano infatti numerosi problemi strutturali, a causa dei quali la struttura iniziò a deformarsi in maniera allarmante. Il ponte di Labelye venne quindi demolito; sul suo sito ne venne costruito un altro, su progetto di Thomas Page (e la coadiuvazione di Charles Barry), che venne aperto al pubblico il 24 maggio 1862.[4][5] Nel 2017 il ponte fu teatro di un attacco terroristico, in cui ci furono 5 vittime tra cui l'attentatore, legato al gruppo islamista jihadista, ISIS o Stato Islamico. DescrizioneIl ponte, in stile neogotico, riprende l'architettura del contiguo palazzo di Westminster. La struttura, lunga 250 m e larga 26 m,[6] poggia su sette arcate, delle quali la centrale è larga circa 40 metri. Le arcate, di forma semiellittica, poggiano su degli eleganti frangicorrenti; sopra di essi vi sono dei pilastri semiottagonali, supportati da plinti modellati e capitelli su cui poggiano i lampioni. I materiali più utilizzati sono il granito grigio (usato per i pilastri), la ghisa - con cui è stato realizzato il parapetto, ornato da fori trilobati - e la pietra di Portland, parzialmente recuperata dal ponte precedente prima che questo venisse distrutto. Il ponte è decorato con stemmi araldici, della regina Vittoria, del suo sposo Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, e del III visconte Palmerston, primo ministro del Regno Unito al tempo dell'apertura del ponte attuale.
Note
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