Prende il nome dall'antica città elima di Entella distrutta nel XIII secolo circa da Federico II di Svevia.
Si tratta di un rilievo isolato, composto da rocce gessose a grandi cristalli, che ospita una grande varietà di piccoli mammiferi e di rapaci.
La rocca è oggetto di campagne di scavo che riguardano resti elimi, una necropoliellenistica e numerose vestigia medioevali.
La rocca ospita alla base una grotta, dallo sviluppo di circa 700 metri, per la cui protezione è stata istituita la Riserva Naturale Integrale Grotta di Entella, gestita per conto della Regione Siciliana dal Club Alpino italiano-Sicilia.
Nel 2000, tutta la Rocca di Entella è stata riconosciuta quale SIC (Sito di Importanza Comunitaria) e ZPS (Zona a Protezione Speciale) dalla Comunità Europea (ITA020042 Rocche di Entella).