Di religione protestante e di sentimenti politici ispirati all'istruzione dei giovani e al progresso sociale, Rosalia Gwis Adami collaborò con riviste indirizzate a un pubblico femminile e, a inizio secolo, a La Vita internazionale, il quindicinale fondato e diretto da Ernesto Teodoro Moneta, organo dell'Unione lombarda per la pace e l'arbitrato internazionale, che era la sezione italiana della londinese International Arbitration and Peace Society.
Analogamente, Gwis Adami fondò nel 1909 a Milano la Società delle giovinette italiane per la pace, sul modello dell'École de la Paix fondato quattro anni prima a Parigi da Horace Thivet. La Società delle giovinette fu la prima associazione femminile pacifista italiana
Nel 1910 partecipò al XVIII Congresso universale della pace, tenuto a Stoccolma, proponendo il progetto di una «Giovine Europa», una federazione di Stati europei da estendere a tutti gli Stati del mondo, quale garanzia di promozione e di mantenimento della pace nelle relazioni internazionali. Gwis Adami rappresentò ancora l'Italia nei due successivi congressi per la pace universale tenuti a Ginevra nel 1912 e a Bruxelles nel 1914.
Il pacifismo della Gwis Adami, come quello di Ernesto Teodoro Moneta, si univa a un forte sentimento patriottico che prevedeva sia il concetto di "guerra giusta" sia le guerre di conquista coloniale utili a esportare la "civiltà", come avvenne nel 1911 con il suo dichiarato appoggio alla conquista italiana della Libia e soprattutto alla dichiarazione di guerra del maggio 1915.
Tali iniziative provocarono la fine di ogni collaborazione internazionale e la stessa dissoluzione della Società delle giovinette italiane per la pace. Rosalia Gwis Adami si avvicinò al socialismo riformista, ma l'avvento del fascismo pose fine a ogni impegno politico e sociale della Gwis Adami che, già autrice di due romanzi d'impegno sociale, Coscienze, pubblicato nel 1905, e La Vergine ardente, nel 1914, si dedicò a traduzioni dall'inglese e dallo spagnolo, fino alla morte avvenuta nel 1930.
Oltre il nido. Problemi e atteggiamenti di vita femminile contemporanea, Milano, A. De Mohr e C., 1908
La società delle giovinette italiane per la Pace nel suo primo triennio, Milano, 1912
Giovine Europa. Pace con giustizia, Milano, 1913
La Vergine ardente, Milano, Fratelli Treves, 1914
Nella mischia. Risposta di una donna a Romain Rolland, Roma, Ausonia, 1918
Traduzioni
Vicente Blasco Ibáñez, La baracca, Milano, Bietti, [s. d.]
Jack London, L'avventura, Milano, Bietti, 1929
Vicente Blasco Ibáñez, Sónnica la cortigiana, Milano, Bietti, 1930
Vicente Blasco Ibáñez, Fior di Maggio, Milano, Bietti, 1931
Bibliografia
Maria Bandini Buti (a cura), Enciclopedia biografica e bibliografica italiana: poetesse e scrittrici, Milano, Istituto editoriale italiano B. C. Tosi, 1941, vol. 1, p. 322
Helen Rappaport, Gwis-Adami Rosalia, Encyclopedia of Women Social Reformers, Santa Barbara, ABC-CLIO, 2001, p. 284