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S/2003 J 12

S/2003 J 12
S/2003 J 12 ripreso dal Canada-France-Hawaii Telescope nel corso di osservazioni effettuate nel febbraio 2003.
Satellite diGiove
Scoperta8 febbraio 2003
ScopritoriScott Sheppard et al.
Parametri orbitali
(all'epoca J2000)
Semiasse maggiore17 739 540 km
Periodo orbitale-482,685 giorni
(-1,3215 anni)
Inclinazione
sull'eclittica
142,685°
Inclinazione rispetto
all'equat. di Giove
128,770°
Eccentricità0,4449
Longitudine del
nodo ascendente
127,52296°
Dati fisici
Dimensioni~1 km
Massa
~1,5 × 1012 kg
Densità media2,6? × 103 kg/m³
Acceleraz. di gravità in superficie~0,00038 m/s²
Albedo0,04
Dati osservativi
Magnitudine app.23,9

S/2003 J 12 è il nome provvisorio di un piccolo satellite naturale di Giove.

Scoperta

Il satellite è stato scoperto nel 2003 da un gruppo di astronomi dell'Università delle Hawaii guidato da Scott S. Sheppard e composta da David Jewitt, Jan Kleyna e Yanga Fernández.[1][2][3]

Poco dopo la scoperta il satellite fu considerato perduto,[4][5][6][7] fino alla fine del 2020, quando fu ritrovato in immagini di archivio riprese tra il 2001 e il 2011 dal Canada-France-Hawaii Telescope dall'astronomo amatoriale Kai Ly.[8] La riscoperta fu annunciata dal Minor Planet Center il 13 gennaio 2021.[9]

Denominazione

In attesa della promulgazione della denominazione definitiva da parte dell'Unione Astronomica Internazionale, il satellite è tuttora noto mediante la sua designazione provvisoria S/2003 J 12.

Parametri orbitali

S/2003 J 12 orbita attorno a Giove a circa 19 milioni di km di distanza media, e presenta un diametro di circa un chilometro.

Inizialmente era stato ritenuto il più interno dei satelliti irregolari retrogradi del pianeta, ma le osservazioni di riscoperta hanno permesso di considerarlo un membro ordinario del gruppo di Ananke.[8]

S/2003 J 10 ha un diametro di circa 1 km e orbita con moto retrogrado attorno a Giove in circa 647 giorni, a una distanza media di 21,6 milioni di km, con un'inclinazione di 155° rispetto all'eclittica (166° rispetto al piano equatoriale del pianeta), con un'eccentricità orbitale di 0,366.[9]

Note

  1. ^ MPEC 2003-E29 : S/2003 J 9, 2003 J 10, 2003 J 11, 2003 J 12; S/2003 J 1, 2003 J 6, in Minor Planet Electronic Circular, Minor Planet Center, 7 marzo 2003.
  2. ^ IAUC 8089: Satellites of Jupiter[collegamento interrotto] 2003 March 7 (discovery)
  3. ^ Daniel W. E. Green, IAUC 8089: Satellites of Jupiter, su cbat.eps.harvard.edu, International Astronomical Union, 7 marzo 2003.
  4. ^ Kelly Beatty, Outer-Planet Moons Found — and Lost, su skyandtelescope.com, Sky & Telescope, 4 aprile 2012. URL consultato il 27 giugno 2017.
  5. ^ Marina Brozović e Robert A. Jacobson, The Orbits of Jupiter's Irregular Satellites, in The Astronomical Journal, vol. 153, n. 4, 9 marzo 2017, pp. 147, Bibcode:2017AJ....153..147B, DOI:10.3847/1538-3881/aa5e4d.
  6. ^ B. Jacobson, M. Brozović, B. Gladman, M. Alexandersen, P. D. Nicholson e C. Veillet, Irregular Satellites of the Outer Planets: Orbital Uncertainties and Astrometric Recoveries in 2009–2011, in The Astronomical Journal, vol. 144, n. 5, 28 settembre 2012, pp. 132, Bibcode:2012AJ....144..132J, DOI:10.1088/0004-6256/144/5/132.
  7. ^ Scott S. Sheppard, New Moons of Jupiter Announced in 2017, su home.dtm.ciw.edu, 2017. URL consultato il 27 giugno 2017.
    «We likely have all of the lost moons in our new observations from 2017, but to link them back to the remaining lost 2003 objects requires more observations a year later to confirm the linkages, which will not happen until early 2018. ... There are likely a few more new moons as well in our 2017 observations, but we need to reobserve them in 2018 to determine which of the discoveries are new and which are lost 2003 moons.»
  8. ^ a b Jeff Hecht, Amateur Astronomer Finds "Lost" Moons of Jupiter, su skyandtelescope.org, Sky & Telescope, 11 gennaio 2021. URL consultato l'11 gennaio 2021.
  9. ^ a b MPEC 2021-A169 : S/2003 J 12, in Minor Planet Electronic Circular, Minor Planet Center, 13 gennaio 2021. URL consultato il 13 gennaio 2021.

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