Il santuario possedeva un recinto quadrato, un tempio e una stoàdorica di 50 metri di lunghezza a doppia galleria separata da una fila di colonne, costruita nel IV secolo a.C.. Nel portico si affaccia una grotta (attualmente riadattata a cappella cristiana) dotata di una sorgente tuttora ritenuta curativa.[1]
Il nucleo dell'Asclepeion (la stoà e il tempio) vennero inglobati in una basilica paleocristiana.
Le rovine del santuario viste dall'alto dell'acropoli