Campionessa olimpica nel 1980 e medaglia d’argento ai giochi olimpici nel 1976 e nel 1984. È stata primatista mondiale del salto in alto con la misura di 2,01 m stabilita due volte nel 1978, anno in cui vinse il campionato europeo. Ha vinto inoltre due medaglie d'oro alle Universiadi, altrettante ai Giochi del Mediterraneo e quattro titoli di campionessa europea indoor.
Quattordici volte campionessa italiana, ha detenuto il primato italiano per 36 anni dal 12 agosto 1971 all'8 giugno 2007, quando fu superato da Antonietta Di Martino. Nel 2014 fu eletta "Atleta del Centenario", insieme ad Alberto Tomba, in occasione dei 100 anni del CONI.[1]
Nata a Rivoli Veronese, cominciò ben presto a frequentare le pedane di atletica adottando il neonato stile Fosbury. Fu seguita prima dal tecnico Bragagnolo, poi da Erminio Azzaro, anche lui saltatore in alto, che diventerà suo allenatore e marito.[2]
Divenuta primatista italiana assoluta quando era ancora nella categoria juniores, aveva tra le sue armi migliori tecnica e determinazione.[3] Nelle manifestazioni più importanti, sia indoor sia all'aperto, ebbe una progressione di risultati che la portarono a valicare il muro dei 2 metri in una lotta agonistica spesso contrapposta alle rivali tedesche Rosemarie Ackermann e Ulrike Meyfarth.
Il 4 agosto 1978, a Brescia, conquistò il record del mondo (2,01 m) durante una riunione di atletica tra le nazionali di Italia e Polonia. La Rai non seguiva l'evento e quindi si pensò a lungo che di questa prestazione non vi fossero resoconti visivi a parte le fotografie; trent'anni più tardi furono ritrovati filmati nell'archivio di una televisione locale.[4]
Fu alfiere durante la cerimonia d'apertura delle olimpiadi di Los Angeles, e il 26 febbraio 2006 fu una degli otto atleti italiani portatori della bandiera olimpica nel corso della cerimonia di chiusura della XX Olimpiade invernale di Torino.[5]
Alla fine degli anni ottanta fu anche interprete di sigle di telefilm, cartoni animati e trasmissioni televisive pubblicate nell'album Bimbo Hit nel 1988 e nel 1990. Nel 2014 dichiarò di essere tifosa del Chievo.[6]
Dal 2017 è vicepresidente del comitato regionale Fidal Veneto.[7]
«Campionessa e primatista italiana di salto in alto (brevetto 1459)[15]» — 1980
Riconoscimenti
Nel maggio 2015, una targa a lei dedicata fu inserita nella Walk of Fame dello sport italiano a Roma, riservata agli ex-atleti italiani che si sono distinti in campo internazionale.[16][17]