Savoia-Marchetti S.56
Il Savoia-Marchetti S.56 era un idrovolante monomotore da turismo ed addestramento biplano prodotto dall'azienda italiana Savoia-Marchetti negli anni venti. Storia del progettoNel 1922 venne assunto l'ingegner Alessandro Marchetti che iniziò la progettazione di un nuovo idrovolante leggero destinato al mercato civile da turismo ed addestramento. Caratterizzato dalla configurazione alare biplana, venne portato in volo per la prima volta nel 1924. Dopo un lungo lavoro di sviluppo durato tre anni venne avviato alla produzione in serie adottando, in tre diverse versioni, un buon numero di motorizzazioni diverse, diventando successivamente aereo anfibio con l'adozione di un piccolo carrello fisso. Venne costruito anche su licenza negli Stati Uniti d'America, dalla American Aeronautical Corporation (AAC), ed esportato in Romania e Brasile. TecnicaL'S.80 era un idrovolante dall'aspetto tradizionale per l'epoca; monomotore biplano a scafo centrale con cabina di pilotaggio aperta. CellulaLa cellula era biplana, e le ali, superiore e inferiore, sono montate con un piccolo angolo rispetto all'orizzontale per garantire la stabilità trasversale.[3] ScafoLo scafo era realizzato con struttura in legno rivestita da pannelli in compensato telato, era caratterizzato da un abitacolo aperto a due posti affiancati più uno, i primi dotati di doppi comandi. La struttura dello scafo era in quercia e Silver Spruce mentre il rivestimento era in compensato e liste di cedro. CarrelloEra costituito da due elementi, simmetrici rispetto alla fusoliera, con ruote montate su un sistema elastico. MotoreLa propulsione era affidata ad una serie di motori scelti in base alle esigenze del cliente e dalle diverse architetture, da quella in linea a quella radiale (tra i quali Fiat A.53, Fiat A.54 e Walter Venus[4]), sempre però in configurazione traente ed abbinata ad un'elica bipala in legno a passo variabile. Impiego operativoCivile e governativoMilitareVersioni
UtilizzatoriCivili e governativi
MilitariEsemplari attualmente esistentiDue soli esemplari risultano esistenti e conservati in museo. Il primo si trova negli Stati Uniti. Si tratta dell'esemplare con immatricolazione civile NC349N costruito su licenza dall'AAC ed usato dalla polizia statunitense durante il periodo del proibizionismo per combattere il contrabbando di rum[5], precedentemente esposto presso il Cradle of Aviation Museum di Long Island, Stato di New York, è stato acquisito dal Fantasy of Fligh Central Florida Museum, nel 2020[6]. Il secondo, con immatricolazione civile italiana, I-AEDA, è esposto nel Museo Storico dell'Aeronautica di Vigna di Valle sul Lago di Bracciano. Note
Bibliografia
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